Trovato cadavere a 25 anni nel sottopasso di San Concordio foto

di Roberto Salotti
Il corpo ormai senza vita, quasi aggrappato alla ringhiera sopra il sottopasso di San Concordio, a pochi metri dalle Mura di Lucca. E’ quello di un ragazzo di 25 anni, stroncato all’alba di questa mattina (21 maggio) e trovato attorno alle 7,15 da alcuni passanti che hanno dato l’allarme. Una tragedia che si è consumata in circostanze ancora tutte da chiarire da parte dei carabinieri, in cui è stata spezzata la vita di Manuel Petri, che viveva insieme ai genitori, in una traversa di viale San Concordio, a qualche centinaio di metri dal luogo in cui è stato rinvenuto il suo cadavere.
Uno choc di primo mattino, per l’intero quartiere e per la città. A notare il cadavere, appoggiato alla ringhiera, nello spiazzo realizzato al di sopra del sottopassaggio, sono stati dei passanti, che si sono resi conto immediatamente del dramma. Hanno composto il numero della centrale operativa dei carabinieri e hanno chiesto un intervento: sul posto si è precipitata una pattuglia dei militari della stazione di San Concordio, insieme a quelli del radiomobile, cui sono affidate le indagini di questo drammatico caso. 

Stando ai primi rilievi, Manuel (nella foto) sarebbe morto qualche ora prima del suo ritrovamento, ma sulle cause non c’è ancora certezza. Potrebbe essere stato un malore, anche se i carabinieri escludono al momento soltanto l’ipotesi dell’omicidio o dell’incidente, visto che sul corpo non sono state trovate tracce di violenza.
Un ragazzo, Manuel Petri, noto nel quartiere per avere avuto alcuni problemi in passato, dai quali però sembrava essersi ripreso. Di recente aveva trovato anche un lavoro: in tasca aveva un biglietto in cui qualcuno, forse un amico, si congratulava con lui per questo traguardo raggiunto.
Sullo sfondo resta una tragedia ancora tutta da chiarire, avvenuta in un contesto di degrado, a due passi dalle Mura urbane. A pochi metri dal cadavere, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto due siringhe, gettate tra la vegetazione, vicino al muro che delimita i binari della ferrovia. Uno spiazzo di pochi metri, diventato però terra di nessuno e che è stato fatto ripulire dai militari, che hanno chiesto l’intervento di Sistema Ambiente sul posto.
Il cadavere del ragazzo di 25 anni, invece, è stato trasferito all’obitorio del Campo di Marte, a disposizione della magistratura. Potranno essere a questo punto soltanto gli accertamenti necroscopici sulla salma del giovane a chiarirne con precisione le cause della morte: l’autopsia è già stata fissata per venerdì. I carabinieri stanno cercando di ricostruire nel dettaglio le ultime ore di vita di Manuel, per chiarire meglio le circostanze del suo decesso: le prime ipotesi fatte dai carabinieri vanno dal malore fulminante, fino all’assunzione di farmaci o sostanze stupefacenti. Per questo i militari hanno ascoltato anche alcuni amici, in cerca di elementi utili. Il ragazzo, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, era uscito di casa ieri sera, senza dire ai genitori dove andava. Gli inquirenti gli hanno trovato addosso soltanto del tabacco e un accendino, insieme al cellulare, sul quale – a quanto risulta – aveva provato più volte a contattarlo il padre.
Una nuova tragedia che segue alla drammatica morte di Marco Fontana, 25 anni, cuoco dell’Osteria dal Manzo, trovato senza vita nel letto nella sua casa di Marlia, forse ucciso da un improvviso malore (Leggi l’articolo).

Guarda il video del luogo del decesso

FOTO – Il ritrovamento del cadavere al sottopasso di San Concordio

 

 

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