Rapina sventata a Mps ad Antraccoli, 6 arresti – Foto foto

di Roberto Salotti
Le due donne della banda sono state bloccate mentre cercavano di fuggire con una Mercedes Vaneo: i poliziotti hanno sparato alle gomme e le hanno bloccate prima ancora che potessero lasciare il piazzale dietro la filiale del Monte dei Paschi di Siena di Antraccoli, preso di mira attorno alle 13,10 di oggi (23 ottobre) da un commando di rapinatori professionisti, tutti arrestati dopo un blitz con scene degne di un film poliziesco poco prima dell’orario di chiusura della banca. Gli agenti in borghese erano appostati in zona da un paio d’ore e sono usciti all’improvviso dal giardino di una casa e dalle siepi quando l’auto con cinque rapinatori a bordo – seguita a distanza da una Nissan Juke bianca, dove si trovava il palo, pronto ad intervenire in caso di necessità -, ha imboccato la via Vecchia Romana, inchiodando dietro all’istituto di credito.

I tre uomini sono usciti con uno scatto velocissimo dall’auto, parzialmente travisati da capellini e indossando guanti. Uno di loro è stato fermato dagli agenti prima che avesse il tempo di entrare in banca, mentre gli altri due hanno rimosso un pannello della vetrage, già tagliato in precedenza dai ladri con una maestria degna dei migliori fabbri, in modo tale che era praticamente impossibile notarne la manomissione. Un altro, invece, sempre passando da quel pertugio, è andato dritto al gabbiotto dell’ingresso principale e si è allontanato a piedi, mentre il complice entrato con lui e armato di trincetto non è riuscito a raggiungere il bancone, dove c’erano quattro dipendenti al lavoro e una cliente allo sportello: gli agenti lo hanno immobilizzato e arrestato. Nel frattempo, però, il palo alla guida della Nissan – vista la situazione precipitare – si allontana velocemente e fugge nel traffico della Piana. A quel punto viene fatto levare in volo l’elicottero della polizia che individua il malvivente e dà indicazioni da terra. Una volante della questura gli bloccherà la strada all’altezza del sottopasso dell’autostrada tra Mugnano e Parezzana: dopo una breve fuga nei campi anche lui verrà arrestato.
La caccia all’uomo, però, prosegue nel pisano. Il sospetto è che il sesto uomo ancora in fuga avesse cercato un pezzo per tornare a Ponsacco, dove tutto era partito. E in effetti, era salito su un taxi e si era fatto accompagnare a casa di una delle sue complici arrestate, l’unica toscana della gang, una 50enne originaria del posto. Quando è giunto c’era già la polizia ad attenderlo.
“Siamo rapinatori doc”. Tutti e sei sono in stato di arresto con l’accusa di tentata rapina: “Siamo dei rapinatori doc – ha detto uno della banda agli investigatori che lo avevano appena bloccato -: facciamo questo nella vita e in questo siamo di sangue blu. Per questo non diremo niente altro”.
Il blitz. E in effetti, tutti, salvo la 50enne di Ponsacco, risultano già noti alle forze dell’ordine per reati specifici. Si tratta di giovani tra i 26 e i 30 anni, residenti a Napoli e provincia. Erano giorni che la squadra mobile di Pisa stava alle loro calcagna. Durante alcuni servizi sul territorio, la banda aveva insospettito gli investigatori perché erano stati visti cambiarsi spesso di posto negli abitacoli. Erano stati notati più volte nella zona di Ponsacco e i loro spostamenti conducevano tutti in Lucchesia. Per questo motivo, già ieri erano scattati appostamenti e controlli in obiettivi giudicati “sensibili”, con la collaborazione della squadra mobile di Lucca, diretta dal commissario Silvia Cascino, e l’ausilio della squadra volanti del vice questore Leonardo Leone. E la filiale del Monte dei Paschi di Antraccoli era tra uno di questi siti monitorati. Il fiuto degli agenti ha fatto imboccare la strada giusta e stamani, attorno a mezzogiorno, quando i colleghi di Pisa hanno compreso che la gang era diretta in Lucchesia, hanno allertato gli uffici di viale Cavour, facendo scattare la trappola ai rapinatori.
Gli agenti si sono concentrati attorno alla banca e hanno chiuso a tenaglia le possibili vie di fuga dei rapinatori. Agenti in borghese si sono nascosti nei giardini e dietro le siepi, altri erano pronti ad intervenire per strada.
Una rapina progettata da tempo. La banda di rapinatori, è questa la convinzione degli inquirenti, aveva messo a punto un piano, fin nel minimo dettaglio. Secondo quanto è stato ricostruito, infatti, appare verosimile che i malviventi avessero già effettuato un accurato sopralluogo alla filiale Mps di Antraccoli. Non solo. Forse già nei giorni precedenti al raid, si erano messi all’opera per ricavarsi un varco nella vetrage della banca per entrare dall’ufficio sul retro e sorprendere così i dipendenti all’orario di chiusura dell’istituto. Un lavoro da manuale, perché nessuno si era accorto di nulla. I rapinatori, infatti, hanno tagliato il metallo che sostiene il vetro del pannello esterno della banda in modo che però questo rimanesse perfettamente aderente alla parete. E’ bastato rimuoverlo, per crearsi un passaggio direttamente nella filiale. Due dei rapinatori, in effetti, ci sono riusciti.
Pedinati da Ponsacco. Qui i malviventi sono arrivati senza sapere che la polizia li stava seguendo da Ponsacco, da dove erano partiti a metà mattinata con la Mercedes (su cui sono in corso accertamenti circa la proprietà) e con una Nissan Juke, presa a noleggio a Napoli. A bordo della prima auto, cinque rapinatori: tre uomini e due donne, che durante il tragitto la gang si è fermata vicino ad un fugone nero in un’area di sosta dove gli uomini sono scesi a rovistare prima di riprendere la marcia verso Lucca. Arrivati sul posto, queste le due donne restano a bordo. Scendono soltanto gli altri tre, ma la polizia è già loro addosso prima che abbiano il tempo di reagire. Le due rapinatrici, invece, cercano di fuggire con l’auto.
Gli spari. Non ne hanno il tempo, perché i pneumatici vengono messi ko dagli agenti che sparano dai quattro ai cinque colpi di pistola per impedire loro la fuga in mezzo al traffico. Altre pattuglie ormai sono giunte in zona, ma non sfugge la manovra repentina del conducente della Juke che era rimasto defilato rispetto al resto della banda. Le pattuglie della polizia cercano di bloccarlo in strada, ma il bandito fugge velocemente verso la zona industriale di Mugnano e poi in via di Carraia. Gli investigatori riescono a sbarrargli la strada, raggiungendolo dalla direzione opposta. Un inseguimento rocambolesco che si conclude con un frontale. Il malvivente esce dall’auto ma viene placcato dopo una breve fuga nei campi.
La caccia al sesto uomo. All’operazione della polizia ormai manca soltanto l’ultimo anello: un sesto rapinatore riuscito ad approfittare della concitazione sul retro della banca per intrufolarsi nell’istituto e allontanarsi poi a piedi. Uscendo come se fosse un cliente, non ha dato troppo nell’occhio. Ma un istante dopo era già partita la caccia all’uomo. A inchiodarlo l’intuito degli agenti che hanno pensato di braccarlo a Ponsacco, dove tutto era cominciato. E così è stato.
Scene da film ad Antraccoli. Un episodio molto movimentato che ha attirato sul posto anche molti curiosi. “Ho udito più spari e sono uscita in terrazza a vedere cosa stesse succedendo – racconta una donna che vive davanti al retro del Monte dei Paschi -: inizialmente ho pensato che si trattasse di qualcuno che stava esplodendo dei petardi. Appena uscita mi è stato tutto chiaro: ho visto tanti poliziotti in borghese armati di pistole, e un rapinatore che veniva ammanettato. Un’altra donna era già stata catturata, mentre altri due banditi erano stati messi a terra dopo essere stati inseguiti”.
Anche un giovane che a pochi metri, è accorso in strada. “Stavo dormendo – racconta – ma mi hanno svegliato gli spari. Almeno tre, quattro colpi”. I poliziotti in borghese si erano appostati proprio nel giardino della sua villetta.
Agenti appostati nei giardini delle case. “Sono arrivati ieri pomeriggio – racconta – senza spiegare nulla e dicendo che dovevano organizzare dei controlli. Stamani alle undici erano di nuovo qui. Sono andato a dormire perché ho lavorato fino a tardi la scorsa notte, ma sono stato svegliato di soprassalto dal rumore degli spari”. Tra l’altro, proprio mentre rincasava attorno alle tre di notte, il giovane aveva notato un’auto a fari spenti nello spiazzo sul retro della banca: “C’era un uomo che camminava a fianco della macchina e soltanto ora realizzo che probabilmente quella era la stessa auto dei rapinatori”.
“Sapevamo che c’era la polizia appostata da ieri – racconta un’altra donna che vive nei pressi della filiale presa di mira -: non sapevamo per quale motivo, ma tutti abbiamo pensato a qualcosa sicuramente legato alla banca”.
Le telecamere. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche le immagini riprese da due telecamere attive della banca, una all’interno e l’altra all’esterno. L’esame di quei video servirà ormai come conferma all’operazione e a sostegno degli arresti avvenuti in flagranza, oltre che a fornire una ricostruzione puntuale delle varie fasi della tentata rapina.
Il precedente. Proprio ieri, invece, era stata compiuta un’altra rapina alla filiale di San Concordio del Monte dei Paschi. I malviventi erano riusciti ad entrare armati nella banca facendosi aprire, fingendo la presenza di un disabile, l’ingresso dedicato (Leggi l’articolo). Ma, secondo quanto emerso finora, non ci sarebbero connessioni con la rapina sventata stamani ad Antraccoli.

 

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