Conflavoro e Anc: “Su spesometro governo schizofrenico”

Il caos generato dallo Spesometro, lo strumento telematico necessario all’invio della fatture del primo semestre 2017, non accenna a diminuire. È sufficiente, infatti, provare ad accedere alla sezione Fatture e Corrispettivi della piattaforma online dell’Agenzia delle entrate per accorgersi che il sistema non è ancora stato completamente ripristinato. E il tempo, intanto, scorre via inesorabile. Manca pochissimo alla scadenza della proroga del 16 ottobre e Sogei sta ancora rielaborando i file trasmessi da professionisti e imprese negli scorsi giorni, quelli scartati senza motivazione dal sistema.

L’Associazione nazionale commercialisti, supportata in pieno nelle sue istanze da Conflavoro Pmi, non fa quindi passi indietro. Continua, anzi, a richiedere a gran voce un tavolo di lavoro con la pubblica amministrazione per giungere a una semplificazione sostanziosa della procedura di invio delle fatture. Anche, eventualmente, abbandonando il sistema Spesometro così come è stato concepito.
Il presidente Anc Lucca, Graziano Vezzoni, nel raccontare la situazione non usa mezzi termini: “C’è una proliferazione legislativa in materia fiscale che reca non pochi problemi a commercialisti e imprenditori. Il disagio è grande. L’azione del governo – sottolinea – è schizofrenica. I nuovi software non sono adeguati e, invece di semplificare l’iter, hanno finito per complicarlo in maniera inverosimile”.
“Quello che chiediamo come Associazione nazionale commercialisti – afferma Vezzoni – è semplice: vogliamo il dialogo con l’Agenzia delle entrate e con il ministero dell’economia. È forse troppo? C’è la forte necessità di studiare insieme alla pubblica amministrazione una serie di azioni risolutive che, come affermato dal presidente nazionale Marco Cuchel, vadano in direzione di un massiccio snellimento burocratico fino ad arrivare, in ultima istanza, all’eventuale eliminazione dello Spesometro”.
Conflavoro Pmi condivide la protesta di Anc in ogni suo aspetto. “Con la nuova proroga al 16 ottobre – ribadisce il presidente Roberto Capobianco – la questione dello Spesometro rischia di finire nel dimenticatoio mediatico. Ed è, invece, proprio adesso che dobbiamo mantenere alta la soglia di attenzione sul tema. Del resto non è stato ancora risolto nulla. Il problema relativo all’invio telematico delle fatture, piuttosto, è stato soltanto spostato nel tempo. Siamo disponibili, come associazione di categoria, a incontrate tutte le parti in causa intorno a un tavolo di lavoro”.
“Mettiamo a disposizione i nostri professionisti e la nostra esperienza fin da subito per trovare insieme una soluzione definitiva al problema. Le piccole e medie imprese nostre associate – afferma Capobianco – così come i liberi professionisti, stanno ormai da mesi contattandoci per raccontarci i gravi disagi che li hanno colpiti in fase di invio delle fatture tramite lo strumento dello Spesometro. Non è concepibile che un sistema digitale, teoricamente concepito per essere snello e facilmente fruibile da tutti, perda così miseramente nel confronto con le vecchie procedure di invio delle fatture. Segno che il progetto Spesometro è fallito e che si tratta di una strada senza una vera via di uscita”.

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