Premio Pontremoli per l’agricoltura, ecco i premiati foto

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E’ stato il palco del settecentesco Teatro della Rosa di Pontremoli a ospitare, oggi (14 ottobre), la cerimonia di premiazione dell’edizione 2017 del Premio Pontremoli – Giovani per l’agricoltura di presidio, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri e il presidente della Cia Toscana, Luca Brunelli. Ad aprire la giornata sono stati i saluti del presidente della Cia Toscana Nord, Piero Tartagni, che ha spiegato l’importanza di questo riconoscimento che vuole valorizzare le realtà agricole che nascono in zone particolarmente svantaggiate, come quella montana ad esempio, e che sono guidate da imprenditori di età inferiore ai 40 anni.

“Le oltre 50 domande arrivate al Premio – sottolinea Tartagni – dimostrano che la realtà toscana è molto ricettiva in questo senso e che i giovani stiano sempre più guardando all’agricoltura come prospettiva di lavoro, ma anche che raccolgono la sfida di essere innovativi laddove, nel tempo, si è avuto un sostanziale e inesorabile abbandono della terra. Dal Dopoguerra, infatti, abbiamo assistito a un progressivo allontanamento dell’agricoltura da terreni potenzialmente agricoli che, oggi, stanno diventando boschi: per questo, a nostro avviso, premiare chi compie una scelta opposta e ha deciso di investire la propria vita lavorativa in zone svantaggiate, rendendole nuovamente vive anche dal punto di vista agricolo, è un dovere”.
Il premio. Il premio è stato ideato dalla Cia Toscana Nord lo scorso anno e realizzato in collaborazione con Slowfood e Premio Bancarella. Da quest’anno, oltre al patrocinio del Comune di Pontremoli, vanta anche quello prestigioso della strategia nazionale aree interne della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le domande arrivate sono circa cinquanta, rappresentative di tutta la Toscana. La provincia con il maggior numero di domande è quella di Lucca, seguita da Massa, a cui fanno seguito Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto, Livorno, Pisa e Pistoia: tra queste verranno scelte le vincitrici delle sette categorie.
I riconoscimenti. Il premio Pontremoli 2017 ha visto l’assegnazione di sette riconoscimenti, a cui si sono aggiunti due premi speciali. Ecco i premiati.
Per la categoria Difesa della biodiversità, il premio è andato a Erika Petruzzi Battaglini di Pistoia per aver adottato un territorio nonostante la consapevolezza delle difficoltà ed essere riuscita a recuperare la biodiversità della Valle dell’Orsigna.
Il premio Agricoltura sociale è andato a Riccardo Panelli e alla Cooperativa sociale La Mattonaia di Siena per la scelta di operare nel territorio della marginalità sociale, dimostrando che può esistere un’economia che dà dignità a tutti.
Simone Botti di Arezzo e le sue produzioni di olio Extravergine del presidio Slowfood, la De.Co del fagiolo Zolfino, lo zafferano e l’essenza di giaggiolo ha ricevuto il premio Agricoltura biologica.
Il premio Imprenditoria femminile, invece, è stato assegnato a Delfina Marina Pozzoni di Lucca, che prosegue nel segno della tradizione di famiglia.
Per le Eccellenze agricole è stato premiato Francesco Elter di Pisa che è riuscito a coniugare tradizione, innovazione e ricerca, ottenendo qualità nella produzione e nel territorio, mentre il premio Eccellenze agrolimentari è andato a Fabio Bertolucci di Massa Carrara per aver tutelato un’eccellenza come il presidio Slowfood ‘Marocca di Casola’.
Il premio speciale ‘Aree interne’ è stato assegnato a Federico Daniele di Massa Carrara, poiché la scelta di restare per un giovane non è mai scontata e contribuisce a creare e rafforzare quella ‘comunità delle aree interne’, fondamentale per mantenere vivo l’Appennino.
I premi speciali. Il premio prevede anche l’assegnazione di due riconoscimenti speciali. Il primo, La cultura della montagna è stato assegnato al giornalista Luca Martinelli, da sempre impegnato sui temi dell’ambiente e dell’economia solidale, per le sue inchieste a tutela delle Alpi Apuane come patrimonio naturale e bene comune.
Il secondo, invece, ha riguardato il mondo della scuola: destinato agli istituti agrari della regione, ha visto prevalere sugli altri progetti quello dell’Istituto agrario Firenze, Ortisti per caso che insegna ai ragazzi a coltivare in modo sostenibile, ortaggi di varietà locali, destinati alla vendita diretta, in modo che le studentesse e gli studenti possano imparare, facendo.

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