Fiom, presidio a sorpresa contro il jobs act foto

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“Siamo in questo punto per protestare civilmente, dimostrando a questo Paese che è necessario essere civili e invitando questo governo a dimostrarsi civile”. Per questo, la Fiom Cgil di Lucca ha scelto di sostare in presidio su una rotatoria. Non una qualunque: la rotonda fra viale Einaudi, via Pisana e viale Luporini si trova tra Polizia stradale e Finanza.

“Non abbiamo niente da temere – precisa il segretario generale della Fiom provinciale di Lucca Lamberto Pocai -, staremo qui un’oretta per farci vedere, visto che questo è un punto di passaggio e per far vedere che si può non essere d’accordo con qualcosa e manifestarlo senza disordini”. Anche per questo, bandiere e striscioni alla mano, i lavoratori, compresi quella Perini, erano solo una cinquantina, ma a rappresentare il disagio di un comparto, quello metalmeccanico e di una provincia, quella di Lucca, dove la crisi picchia forte.
“Il settore metalmeccanico è quello più colpito dalla crisi – ammette il segretario Fiom Lucca Mauro Rossi –. La Darsena di Viareggio è deserta: la cantieristica, in poco tempo, è passata da fiore all’occhiello a buco nero. Ma anche la Garfagnana soffre molto. Fa eccezione la Piana, caratterizzata da luci e ombre, con aziende che se la stanno cavando ma che sono circondate da altre in forte crisi”.
La protesta, prevista per le 11, è iniziata un po’ più tardi, per attendere che terminasse un direttivo. Al centro del presidio, la protesta contro il Jobs Act, approvata dalla Camera e in discussione al Senato, che, secondo Cgil, “svuota il contratto nazionale, diminuisce gli ammortizzatori sociali e fornisce ampie garanzie per licenziare alle aziende, in un momento in cui ogni giorno chiudono imprese e centinaia di lavoratori si ritrovano a casa”.

 

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