Mercatone Uno, il direttore generale rilancia: “Abbiamo fatto molto, azienda viva e appetibile”

Dopo la firma dell’accordo per la cassa integrazione in deroga per i lavoratori del Mercatone Uno, che riguarda anche i negozi di Lucca e Altopascio, interviene il direttore generale Italo Soncini. Un intervento per “metter fine ad alcune notizie fuorvianti” e per “dare un segnale rassicurante agli oltre tremila nostri dipendenti e collaboratori”.

Soncini parte ricordando la grave situazione al momento dell’amministrazione straordinaria per sottolineare quanto invece è stato fatto per il rilancio dell’azienda in pochi mesi, “la piena operatività di 50 punti vendita (sette in più di quanti inizialmente previsti e altri dieci riapriranno nei prossimi mesi), l’ottenimento della cassa integrazione per i dipendenti del Gruppo, il riapprovvigionamento dei negozi, il ristabilire corrette relazioni economiche con i fornitori, che ringraziamo perché hanno continuato a lavorare con noi anche nel momento più difficile, il ritorno del credito al consumo e soprattutto il rispetto degli accordi con i nostri clienti”, come per esempio la riattivazione dei buoni “Salta la rata”. Nella lettera il direttore generale ringrazia le istituzioni per il supporto e i sindacati per “l’atteggiamento responsabile”. Adesso, aggiunge, l’azienda è viva e appetibile, “come dimostrano le 53 manifestazioni di interesse all’acquisto ricevute. Tutto questo lo diciamo non per appuntarci una medaglia al petto, ma per dare il giusto riconoscimento a quelli che hanno lavorato duramente per la ripresa di Mercatone Uno, in primis il nostro personale che ha saputo mantenere vivo il rapporto di fiducia con clienti e fornitori. Sappiamo che questo è un punto di partenza, c’è ancora tanto da fare. Per quanto di competenza del management team che dirigo, tra le altre cose, stiamo predisponendo un piano per un profondo rinnovo delle strategie commerciali di Mercatone Uno. Un piano in grado di rendere l’azienda più efficiente e di farla ritornare alla leadership nel nostro mercato. Il fatto che da tutto questa possano dipendere il lavoro di migliaia di persone, dipendenti di Mercatone Uno o dei nostri fornitori, e la riapertura di altri punti vendita, ci rende più determinati nel raggiungere il risultato del pieno rilancio”.

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