Cisl Fp: “Su trasferimenti personale Asl si rispettino le regole”

Mobilità del personale della ex Usl 2, gli strali della Cisl Fp che parla di accordi sindacali violati. “Ogni giorno nella sanità lucchese si hanno dimostrazioni – dice Luciano Cotrozzi –  da parte di alcuni dirigenti, di scarso rispetto delle regole e degli accordi sindacali tutt’ora vigenti nonostante la nascita della Usl Toscana nord ovest. Le tematiche che investono il personale sono regolamentate in accordo tra direzione aziendale e organizzazioni sindacali e, fino a che non vengono modificate, chiunque è tenuto al loro rispetto. Nello specifico, nella ex Usl 2 di Lucca vige un accordo sulla mobilità del personale che, seppur datato, è ancora in vigore. Nel frattempo, all’interno della Usl Toscana nord ovest sono iniziati incontri tecnici per addivenire ad un nuovo accordo che valga per tutti i dipendenti della nuova Usl. Ne consegue che, in attesa di ciò, nelle ex Usl afferenti al nord ovest, istituti quali la mobilità devono essere gestiti con le vecchie regole”.

“Così però sembra non essere per taluni dirigenti – spiega Cotrozzi – che, con una sorta di patria potestà decidono e dispongono trasferimenti di personale che ingenerano nello stesso personale malumore e disaffezione al proprio lavoro. Il non rispetto delle regole, la non trasparenza sono oggi diventati fattori pressochè quotidiani. E’ il caso del settore infermieristico, dove la dirigente appare impegnata in un gioco a scacchi. Toglie una unità di personale da un settore per trasferirci un’altra unità che, lasciando libero il proprio posto, lo va poi a ricoprire a proprio piacimento. Inoltre, con assoluta facilità, addirittura dispone di trasferimenti tra presidio ospedaliero e territorio o viceversa, quando l’accordo sulla mobilità prevede specifico bando”.
“Ovvio – spiega il sindacalista – il risentimento del personale che vede nella mobilità senza regole e senza trasparenza, momenti di delusione e arrabbiatura. Cisl Fp ribadisce la contrarietà a simili comportamenti dirigenziali e denuncia la gravità di quanto sopra segnalato. Inutile sono le possibili motivazioni a tali spostamenti: se si presenta una necessità impellente, esiste quanto previsto dal contratto nazionale sulla mobilità d’urgenza; se la copertura del posto deve essere permanente, anche la dirigente infermieristica deve rispettare quanto previsto dal contratto aziendale sulla mobilità ordinaria. Cisl Fp sollecita la dirigente infermieristica a rivedere certe decisioni assunte e annuncia intervento nei confronti del direttore generale della Usl Toscana nord ovest affinchè possa cessare questa forma anomala di gestione del personale. Forse Lucca è diventata una zona troppo periferica rispetto alla direzione centrale e diventa difficile controllare tutto, ma, in attesa del nuovo accordo sulla mobilità, un richiamo a taluni dirigenti sul rispetto delle regole e quindi del personale a parere di Csil Fp deve essere fatto”.

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