Snai, sospesi i licenziamenti

di Roberto Salotti
I licenziamenti a Snai sono congelati, perché tutti i lavoratori resteranno alle dipendente dell’azienda, che si impegna anche per il 2018 ad attivare, qualora necessario, gli ammortizzatori sociali. Per i primi 66 dipendenti, di cui 53 a Porcari, il Fis – fondo integrazione salariale, ammortizzatore per il terziario – scatterà dal prossimo 3 luglio, a rotazione per un massimo di 26 settimane, fino al prossimo 31 dicembre. A quella data, sarà fatto il punto con i sindacati e verrà eventualmente avviata una nuova procedura, se risulterà ancora la presenza di esuberi. Nel contempo l’azienda mettere a disposizione una serie di incentivi all’esodo per i lavoratori interessati a lasciare volontariamente o la possibilità di trasformare il contratto da full time a part time.
Sono questi i punti salienti del preaccordo che è stato sottoscritto oggi (4 maggio) a Firenze fra Snaitech e sindacati, dalla Fim Cisl alla Fiom Cgil, fino alla Uil e Uiltucs. La firma definitiva arriverà comunque il prossimo 16 maggio, oltre la scadenza della procedura di mobilità fissata al prossimo 7 maggio. Una proroga possibile visto che, dopo un lungo round, oggi è giunta una prima intesa con i rappresentanti dei lavoratori.

Un accordo “difficile” ma che per le sigle è una buona mediazione. “Consente – spiega Narcisa Pellegrini, di Fim Cisl – di evitare i licenziamenti, perché nessuno andrà a casa. E’ stato un percorso complicato, ma siamo soddisfatti della disponibilità data dall’azienda a rivalutare la situazione a fine dicembre”. “Con questo verbale di riunione – spiega Massimo Braccini della Fiom Cgil – vengono stabiliti i punti di convergenza sulla base dei quali è possibile addivenire ad un accordo definitivo per trasformare la procedura di licenziamento di 68 lavoratori del gruppo Snaitech in un percorso di garanzia dove nessun lavoratore possa essere licenziato, in un’ottica di impegno e monitoraggio continuo che impegna le parti per i prossimi mesi”.
Il preaccordo. Gli esuberi confermati a livello di gruppo sono 66, 53 a Porcari (uno in meno rispetto alle previsioni iniziali). Dal prossimo 3 luglio, questi dipendenti avranno il Fis, come ammortizzatore a rotazione, e saranno dunque “coperti” fino al 31 dicembre prossimo. Contestualmente l’azienda metterà a disposizione incentivi all’esodo: 40mila euro per chi deciderà di lasciare a giugno, 35mila euro per luglio e 25mila euro per chi si licenzierà da agosto al 31 dicembre prossimi. Per i lavoratori ci sarà anche la possibilità di trasformare il proprio contratto in part time.
I sindacati. “Nel preaccordo – sottolinea ancora Narcisa Pellegrini di Fim Cisl – viene data notevole importanza al monitoraggio della situazione. Le parti torneranno a confrontarsi al termine del Fis per le successive valutazioni”. “Restano ancora alcune incognite da chiarire”, spiega Massimiliano Bindocci di Uiltucs, che si prepara a convocare le assemblee con i lavoratori in settimana.
“L’azienda – spiega Braccini della Fiom Cgil -, a seguito di numerosi incontri e trattative, accompagnati anche da mobilitazioni dei lavoratori, ha accettato i punti fondamentali delle richieste sindacali e si è potuti giungere ad un verbale di riunione tra le parti. L’intesa di massima, che poi dovrà essere perfezionata e che costituisce le basi per un accordo, prevede che verrà utilizzata la cassa integrazione (in questo caso Fis) per un periodo di 6 mesi ad iniziare dal mese di luglio in alternativa ai licenziamenti. Le modalità di effettuazione di rotazione dei lavoratori ed i relativi criteri saranno definiti nell’accordo.
È previsto un sistema di incentivo all’esodo solo ed esclusivamente per i lavoratori che volontariamente accettano di dimettersi ed e’ prevista la possibilità di trasformare, sempre su base volontaria, rapporti di lavoro da tempo pieno a part time. Altresì, l’intesa prevede la possibilità che i lavoratori possano essere assegnati a diverse mansioni in modo da permettere il riassorbimento dei dipendenti che erano ritenuti in eccedenza. Con questo verbale di riunione vengono stabiliti i punti di convergenza sulla base dei quali è possibile addivenire ad un accordo definitivo per trasformare la procedura di licenziamento di 68 lavoratori del gruppo Snaitech in un percorso di garanzia dove nessun lavoratore possa essere licenziato, in un’ottica di impegno e monitoraggio continuo che impegna le parti per i prossimi mesi. Il prossimo incontro tra le parti e’ previsto il giorno 16 maggio”.

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