Ex Ondulati Giusti, sciopero e presidio dei lavoratori

Nuova iniziativa di sciopero oggi (16 giugno) alla ex-Ondulati Giusti di Altopascio, da più di un anno di proprietà del gruppo Pro-Gest di Treviso guidato dall’imprenditore Bruno Zago: i lavoratori hanno aderito in massa con un’ora per turno ed un presidio di fronte ai cancelli per continuare a protestare e far sentire la propria voce contro “un’azienda che si è dimostrata sorda alle richieste di rivedere le turnazioni delle linee produttive in modo da poter avere l’organico necessario a lavorare in sicurezza”. E’ quanto sostengono i sindacati Fistel Cisl e Slc Cgil. 

“Dopo più di quattro confronti sull’argomento con la Rsu e i sindacati territoriali  Fistel Cisl e Slc Cgil nei quali i responsabili dell’azienda sostenevano che un’intesa fosse possibile, nell’ultimo in modo  unilaterale hanno comunicato che gli organici attuali hanno alcune figure che non sono necessarie, smentendo se stessi e la loro credibilità e aumentando così di fatto il numero delle persone a rischio di perdere il proprio posto di lavoro. I lavoratori infatti si trovano in contratto di solidarietà con orario e quindi salario ridotti da più di un anno e mezzo per la riduzione dei volumi produttivi che in  buona parte sono frutto della scelta del gruppo di non cercare maggiori quantitativi per seguire logiche di mercato e di prezzo penalizzanti per lo stabilimento di Altopascio che avrebbe tutte le potenzialità per recuperare volumi. Ormai risulta del tutto evidente che con questo gruppo ed i suoi dirigenti non sia possibile costruire relazioni sindacali basate su reciproci affidamenti, troppe volte hanno dichiarato su tavoli ufficiali cose che l’incontro successivo hanno ritrattato o distorto. Anche dei progetti di un capannone per farne un magazzino di materia prima (che a sentire i responsabili aziendali con lo spostamento di personale al suo interno eviterebbe esuberi di personale) che doveva essere pronto per Agosto all’attuale metà di giugno ancora il Comune di Altopascio non ha ricevuto niente. Ribadiamo quindi la nostra assoluta contrarietà a questo modo di gestire le relazioni aziendali, senza trasparenza e senza alcun dialogo effettivo, per questo quindi continueremo a scioperare, a limitare il lavoro sotto-organico con fermate brevi fino a quando non otterremo dalla nostra controparte risposte reali e concrete sia sulla complessa situazione attuale, che sulle reali prospettive future”.

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