Niente intesa sul Consiglio, Obiettivo Comune assente all’insediamento a Villa Basilica

Motivi di lavoro impediscono di partecipare all'assise ai consiglieri Pelosi e Simi: "Tagliati fuori i rappresentanti di circa 350 elettori"

Seconda polemica nell’arco di poche ore sul Consiglio di Villa Basilica. Questa volta a parlare è il gruppo Obiettivo Comune.

“Il 14 giugno – dice spiegano dal gruppo – il consigliere Matteo Simi è andato in Comune e ha comunicato all’attuale sindaco se il consiglio comunale di insediamento poteva non farlo nella settimana del 22-29 giugno perché in quei giorni non sarebbe stato fisicamente presente sul territorio (precisiamo che in quella data non era ancora stato fissato). Oltre a questo ha chiesto se fosse stato possibile farlo in modalità “mista” ovvero con la possibilità di potersi connettere in videoconferenza (come era stato fatto fino all’ultimo Consiglio della precedente amministrazione) senza disturbare il lavoro e gli eventuali accordi già presi con la sua maggioranza. Con tutte le rassicurazioni del caso il sindaco ha detto che poteva essere un’opzione percorribile”.

“Salvo poi, passata una settimana – dice Obiettivo Comune – ritrattare perché dopo aver parlato anche col segretario comunale così facendo (a detta loro) c’era il rischio di snaturare la seduta di insediamento del neo eletto organo consiliare. In più per motivi lavorativi anche il consigliere Andrea Pelosi, capogruppo di Obiettivo Comune sarà fuori regione e non sarà presente, col rischio che il Consiglio oltre alla presenza della maggioranza si faccia con solo un consigliere comunale di opposizione in rappresentanza di un’altra lista (chiudendo il tutto con un Ma tanto bastano 7 presenti per poterlo fare). Dopo svariate e-mail dei consiglieri e richieste di persona (l’ultima sabato 22 giugno) abbiamo aspettato oggi a scrivere perché il sindaco avrebbe parlato nuovamente col segretario ma non ci ha fatto più sapere niente, nonostante un sollecito sia stato fatto anche stamattina”.

La scelta di convocare il consiglio per mercoledì (26 giugno)taglierà fuori – dice la lista – i rappresentanti di circa 350 elettori che vogliamo rappresentare perché hanno dato fiducia al nostro percorso. Se sarà così verrà meno la democrazia e passerà come una prepotenza e forzatura del sindaco che forse si doveva togliere qualche soddisfazione personale. Saremo sempre collaborativi e mai prenderemo posizione per “partito preso” ma se iniziamo così...”.

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