Altopascio, si assegnano 5 case popolari

Si torna a consegnare le case popolari ad Altopascio. Cinque in tutto, tre a Spianate e due ad Altopascio. In questi giorni l’amministrazione comunale notificherà gli atti agli assegnatari, dopodiché spetterà a Erp procedere con la sottoscrizione del contratto di affitto e con la consegna delle chiavi, cosa che, molto probabilmente, avverrà nel mese di settembre.

La vicenda riveste una notevole importanza per tre motivi: in primo luogo perché erano anni che ad Altopascio non si assegnava un numero considerevole di case tutte in una volta; poi perché Erp, dal momento in cui il Comune è entrato nella disponibilità degli appartamenti, ha svolto i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e sostituzione degli arredi in tempi record; e terzo perché tra i cinque alloggi c’è anche quello balzato agli onori delle cronache nel 2015 per sfratto e sgombero della famiglia che era risultata assegnataria.
“Oggi diamo una buona notizia, perché torniamo finalmente a consegnare gli alloggi a famiglie che attendevano da tempo un segnale – spiega il sindaco Sara D’Ambrosio – Molte ne ho sentite nei mesi scorsi da parte del consigliere di minoranza Marchetti sulla vicenda case popolari, ma prima di intervenire abbiamo scelto di concentrarci sulla risoluzione dei problemi da lui lasciati. Ora però ho deciso di rispondergli, anche per fare chiarezza. La vicenda della casa sgomberata e poi occupata ha del paradossale: nel 2015 la vecchia amministrazione aveva eseguito il provvedimento di sfratto per decadenza dei requisiti e firmato l’ordinanza di sgombero senza provvedere alla nuova assegnazione. Di fatto, se l’alloggio, come sostiene Marchetti, era disponibile dal 2015, perché al momento del nostro insediamento in Comune non era ancora stato assegnato? Per dirla tutta l’immobile non risultava neanche nella disponibilità del Comune, quindi abbiamo dovuto rifare la procedura da capo, con notevole dispendio di tempo ed energie, risolvendo ancora una volta i problemi procurati da chi c’era prima di noi. L’amministrazione è entrata nella disponibilità dell’alloggio a fine luglio e il 16 agosto Erp ci ha comunicato di aver completato i lavori necessari: solo a quel punto abbiamo potuto assegnarlo a chi ha diritto. Un risultato di cui andare soddisfatti, che ci conferma anche di aver fatto bene, quando un anno fa abbiamo riorganizzato l’ente, a passare l’ufficio casa sotto il settore sociale e non più urbanistica. In questo modo, pur continuando ad avvalerci del settore edilizia pubblica, possiamo intervenire sul tema con una visione d’insieme”.
La graduatoria definitiva dell’assegnazione degli alloggi popolari è stata approvata il 29 giugno: 50 le domande accolte, di cui 46 provenienti da cittadini italiani e 4 da stranieri. “Intensificheremo i controlli sugli assegnatari – conclude l’assessore al sociale, Ilaria Sorini – Abbiamo il compito di garantire il principio secondo cui chi abita in una casa popolare abbia effettivamente il diritto di viverci: la casa è un diritto primario e proprio per questo è necessario controllare, avvalendoci anche della collaborazione dei cittadini, che nessuno se ne approfitti a discapito di chi ne ha realmente bisogno”.

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