Marchi (Udc): “Poco personale agli sportelli del Comune, bisogna trovare soluzioni”

Organizzazione del personale del Comune di Capannori, Giovanni Marchi, consigliere comunale dell’Udc passa all’attacco: “In una logica di efficienza della macchina comunale e per rispetto dei dipendenti, tutti gli uffici dovrebbero avere lo stesso peso. Si notano invece uffici in permanente sofferenza, con lunghe attese dei cittadini, non causata certo dai dipendenti che si impegnano con dedizione e all’inverosimile sul posto di lavoro, ma piuttosto da una carente gestione tecnico amministrativa”. E’ questa la situazione secondo il consigliere d’opposizione: “A mio avviso, – riprende – l’organizzazione interna del personale, presenta lacune che vanno poi a ricadere sui singoli operatori e sugli utenti. Già altre volte ho evidenziato, che per lavorare bene ed ottenere buoni risultati sono essenziali alcune condizioni: la motivazione innanzi tutto, un ambiente lavorativo idoneo e la considerazione dei dipendenti, da parte dei dirigenti funzionari ed anche amministratori”.

“In questo periodo – continua Marchi – mi pare proprio di leggere, non so se è per il notevole caldo e il periodo feriale, sui volti dei dipendenti che queste condizioni siano totalmente assenti: il clima interno mi sembra che stia velocemente precipitando in un abisso, dal quale poi è sempre più difficile risalire. Non voglio certamente fare il professore in un ambiente dove in molti lo sono e di conseguenza, senza voler passare avanti a nessuno credo sarebbe opportuna una valutazione fredda, coerente e generale degli uffici, dei carichi di lavoro e delle reali necessità di risorse umane, senza lasciare nessun ufficio allo sbando e alla buona volontà del dipendente, evitando che siano i soli dirigenti a decidere il fabbisogno dei propri uffici. Gli uffici di front-office naturalmente hanno bisogno di una dotazione organica tale da garantire e gestire le varie situazioni di ferie malattie ed invecchiamento. Mi permetto di dire – prosegue il consigliere – che i pensionamenti si possono programmare e prevedere tranquillamente, la quiescenza non è un imprevisto del giorno prima, è programmata da mesi, non la possiamo far passare come una cosa che non ci aspettavamo. Quando un impiegato se ne va andrebbe valutato caso per caso ed in anticipo. Di conseguenza sarebbe opportuna – conclude Marchi – una riflessione seria sulle varie questioni e una maggiore considerazione per i dipendenti. La giunta dovrebbe iniziare a rivalutare le professionalità interne all’ente come era stato promesso in campagna elettorale. In questo periodo di crisi, non sono giustificabili tutti gli incarichi esterni che sono conferiti: più opportuno sarebbe coinvolgere chi già lavora nell’ente dove al suo interno già sono presenti le giuste professionalità, incentivandole anche economicamente anziché spendere centinai di migliaia di euro per avere il supporto tecnici esterni. Ingiustificabile poi, è lo staff del sindaco, il quale benché la legge lo consenta, non è mai in carenza di organico, ma potrebbe e dovrebbe coinvolgere il più possibile personale interne al palazzo”.

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