Rotatoria a Zone, Alternativa Civica: “Progetto con troppe lacune”

Durante il consiglio comunale di Capannori di ieri (5 dicembre) è stato approvato dalla maggioranza, con l’astensione dei gruppi di opposizione, il piano urbanistico attuativo per l’arretramento rispetto alla sede stradale di due edifici sulla via Pesciatina a Zone, che permetteranno la realizzazione della rotonda all’incrocio tra la stessa statale, con via don Emilio Angeli e via delle Cateratte. Non si fa attendere il commento di Mauro Celli, consigliere comunale di Alternativa Civica, che spiega: “Noi di Alternativa Civica, come ho avuto modo di spiegare nella seduta di consiglio, pur condividendo sia la realizzazione della rotonda così come il piano che prevede l’arretramento dei due edifici, ha scelto di astenersi in modo, che riteniamo costruttivo, per una serie incongruenze e perplessità. Intanto – continua Celli – va detto che i due progetti – il piano attuativo e la realizzazione della rotonda – sono legati, non possono essere separate l’una dall’altra ed è necessario valutare l’opera nel suo insieme. La realizzazione della rotonda mostra evidenti lacune. La prima è la più eclatante riguarda sicuramente l’esclusione dal progetto, dell’intersezione con la via Fratina. Fra pochi giorni i residenti di questa strada così come il flusso di traffico proveniente da Porcari e soprattutto, nelle ore di punta, dei dipendenti dalle industrie che gravitano nell’area, si troveranno costretti a lunghe code per immettersi sulla Pesciatina a causa del segnale di stop. Una situazione che oltre a creare grande disagio, provocherà un’inevitabile incremento dell’inquinamento atmosferico, che ricadrà soprattutto sui cittadini che vivono in prossimità dell’incrocio”.

“Lasciare fuori da progetto questa intersezione – spiega il consigliere – ha veramente dell’assurdo, se poi si pensa che è stata privilegiata nell’opera, la via delle Cateratte, che ha flussi di traffico di gran lunga inferiori alla stessa via della Fratina. Non è ben chiaro inoltre, in che modo verrà regolato l’accesso della corte, a sud della via Pesciatina, proprio a ridosso della prossima nuova rotonda: è stata presa in esame la difficoltà in entrata ed in uscita per chi abita in questa corte? Non è così difficile ipotizzare la complessità dei residenti a potersi immettere con auto sulla statale. Lo stato dei posti auto e parcheggi. La nuova rotonda toglierà posti non solo nel piccolo parcheggio posto all’incrocio con via don Angeli, ma anche di fronte alla filiale del Monte dei Paschi, oggi istituto di riferimento per molti utenti, dopo la chiusura di Lammari e Segromigno in Monte. E’ stata valutato accuratamente questa assenza di stalli per auto, che non solo danneggerà la banca, ma anche i commercianti della zona? Noi crediamo di no. Posti auto a servizio della viabilità e della comunità, che potranno essere recuperati dalle nuove edificazioni, previste dal piano attuativo, ma quando? Quando i proprietari decideranno di ricostruire? Fra sette, otto, nove anni? In questo lasso di tempo più o meno lungo, Zone non potrà disporre di parcheggi? – si chiede Celli – E’ in grado di intervenire ilo Comune, per prevenire questa criticità che appare evidente? Il problema idrogeologico, è stato valutato con la massima attenzione? Zone è da sempre un’area a rischio sotto questo punto di vista. L’arretramento degli edifici rispetto alla sede stradale, porterà necessariamente a un riempimento considerato il dislivello del terreno, rispetto alla Pesciatina. Ciò non avrà ripercussioni negative, sotto questo punto di vista in una area di per se a rischio? I lavori per la realizzazione della rotonda sono partiti nei giorni scorsi, c’era proprio bisogno impellente di iniziare l’opera all’inizio di dicembre, in prossimità delle festività natalizie, con conseguente aumento del disagio per commercianti e cittadini? Non sarebbe stato più logico e naturale visto che – conclude il consigliere di Alternativa Civica – aspettare l’inizio di gennaio dopo il periodo natalizio, con l’intento di limitare al minimo le difficoltà? Troppe lacune, troppi gli interrogativi che non ottengono adeguate risposte, se non le solite rassicurazioni fumose di circostanza, per un opera importante attesa da decenni, voluta da tutti, ma che lascia, nella sua progettazione e nella sua realizzazione troppi buchi neri”.

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