Al Majorana progetti ok con alternanza scuola-lavoro foto

Chi lo ha detto che l’alternanza scuola-lavoro è solo un’inutile perdita di tempo? Dopo le polemiche scoppiate in tutta Italia sfociate addirittura in manifestazioni studentesche i ragazzi delle classi quarte e quinte del Liceo scientifico Majorana di Capannori questa mattina (7 dicembre) hanno voluto dimostrare che da queste attività possono nascere tanti bellissimi progetti e, perché no, anche tante soddisfazioni.

Tra i tanti progetti partiti tra i banchi di scuola, tra cui due pubblicazioni di libri scritti dai ragazzi (una in uscita a marzo) e una guida turistica enogastronomica buttata giù in collaborazione con il liceo linguistico di Lucca in cui si è dato ampio spazio anche al problema della disabilità, oggi i ragazzi hanno presentato due dei progetti di alternanza scuola-lavoro che li hanno tenuti impegnati per ben tre anni e che adesso vantano di grandi successi. Alla presentazione dei progetti, e soprattutto degli obiettivi raggiunti grazie a questi, stamattina hanno partecipato anche tanti rappresentanti delle istituzioni coinvolte come il Wwf, Ascit, Usl Toscana Nord Ovest, Farmacia e centro commerciale di Segromigno in Monte, Consorzio di bonifica e i due tutor che hanno guidato i ragazzi in questo lungo percorso di studio e di ricerca sul campo proprio come veri ricercatori e biologi.
Il primo progetto ad essere stato presentato è quello che ha preso a cuore un fenomeno a tutti un po’ antipatico: le zanzare. I ragazzi, aiutati dal responsabile delle trasmissioni vettoriali dell’Usl di Capannori, hanno infatti monitorato due ambienti specifici – un condominio e un parco situato nella zona di Capannori – analizzando i cicli riproduttivi delle larve e cercando di combattere le popolazioni di questi animaletti pestiferi. Grafici, dinamiche, modelli e tante ore di studio che hanno portato a risultati eccezionali. Ma anche i colleghi non sono stati da meno: un altro progetto ha interessato la difesa della biodiversità delle zone umide del Comune di Capannori. Tra queste non poteva che essere presa in considerazione l’oasi del Bottaccio e l’area del Lago della Gherardesca situate nel Compitese che, soprattutto negli ultimi anni, hanno visto con stupore l’arrivo di tantissime nuove specie animali, soprattutto uccelli acquatici. Anche i ragazzi che hanno partecipato a questo progetto hanno studiato e analizzato con cura il territorio andando personalmente sul posto utilizzando anche l’ausilio di droni per scattare fotografie. Appostamenti che sono stati molto utili non solo ai fini del progetto sulla salvaguardia della biodiversità ma anche per la difesa ambientale, dato che i giovani ricercatori hanno segnalato alle autorità competenti tante piccole discariche e sono riusciti addirittura a far acciuffare i responsabili. Ma i progetti non finiscono qui: oltre alla pubblicazione del nuovo libro che arriverà in primavera, gennaio sarà infatti un altro mese di sorprese e di studi che saranno annunciati prossimamente.

Giulia Prete

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