Sicurezza a Montecarlo, ‘Progetto comunità’ attacca Fantozzi

Stefano Nacchi, capogruppo a Montecarlo di Progetto comunità, torna sul tema della sicurezza. E lo fa per attaccare il primo cittadino che come è noto ha richiesto l’invio dell’esercito per contrastare l’ondata di furti. “Con l’avvicinarsi della fine dell’anno – spiega – il sindaco di Montecarlo, riciclando il solito articolo per i giornali, richiede a gran voce quando l’invio dell’esercito (nel 2014 e 2017) quando di rinforzi di polizia (come nel 2015 e 2016). Eppure i furti a Montecarlo avvengono durante tutto l’anno anche se è l’arrivo del precoce buio pomeridiano a favorirne l’incremento. Nonostante questa tendenza le forze dell’ordine hanno ottenuto in questi anni notevoli risultati in termini d’indagini, arrestando decine di persone e sgominando numerose bande pericolose. Allo stesso tempo, però, lo stesso impegno non è stato profuso dal Comune di Montecarlo, la cui amministrazione non ha rispettato nessuno degli impegni assunti in questi anni sulla questione sicurezza”. Nacchi entra, a tal proposito, più nel dettaglio: “Alla fine del 2014 in sede di consiglio comunale – ricorda – anche il nostro gruppo di opposizione approvò un Odg che impegnava l’amministrazione ad aumentare le forze dell’ordine, i sistemi di videosorveglianza, e creare un corpo unico di polizia municipale. Aver stanziato ora, a fine 2017, 29mila euro, è nettamente insufficiente e tardivo, dal momento che un impianto di videosorveglianza completo costa intorno a 7mila euro ed installarne solo 4, a meno che non si voglia istallare telecamere che poi non funzionano, solo per zittire la sempre maggior richiesta di sicurezza, quando per coprire tutte le zone del comune, le strade di accesso e di uscita al territorio comunale, gli edifici e le piazze più soggette a atti vandalici e di criminalità, ce ne vogliono più di una trentina”.

Secondo il capogruppo: “il sindaco Fantozzi e la sua amministrazione hanno fallito sotto tutti i punti di vista, perché non si governa con gli spot, ma con fatti concreti,come non partecipare alla quasi la totalità delle conferenze dei sindaci, nelle quali vengono prese decisioni fondamentali quali la salute delle persone, ma anche la sicurezza. In questo modo significa essersi completamente isolato e isolare Montecarlo e i suoi cittadini, al cospetto delle sempre maggiori collaborazioni tra tutti i comuni della piana, che hanno sempre maggior influenza al cospetto delle istituzioni civili e militari, a differenza di Montecarlo. Per questo motivo la polizia municipale non si è consorziata, anzi da 3 anni è a organico ridotto, ad aprile 2018 quando il comandante se ne andrà in meritata pensione, l’organico sarà ridotto a soli 2 elementi. E’ così che si vuole tutelare la sicurezza dei cittadini? E così che l’amministrazione fa la sua parte? Noi crediamo di no ed è per questo che ci adopereremo con tutte le nostre forze perché i montecarlesi siano cittadini con la ‘C’ maiuscola, al pari degli altri della piana e non siano solo in pole position quanto a tributi pagati”.

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