Sottopassi e viabilità Capannori, il comitato non ci sta

Sottopassi ferroviarii e raddoppio dei binari, il comitato Viabilità e Salvaguardia di Capannori torna all’attacco.
“Continua – si legge in una nota – l’avanzata dell’amministrazione comunale di Capannori nel progetto della variante alla via Romana inserita nella realizzazione dei sottopassi ferroviari a seguito del progetto di raddoppio della linea Pistoia-Lucca. Giovedì (7 dicembre) sono arrivate le risposte di Rfi alle osservazioni presentate da Comuni, comitati e cittadini coinvolti dal raddoppio ferroviario. Per quanto riguarda la zona di Capannori il progetto di nuova viabilità è stata confermato”.

Ma il comitato non è soddisfatto: “L’amministrazione – spiegano i suoi componenti – dice che il progetto relativo al raddoppio ferroviario è fatto da Rfi ma non è così; quello presentato non è il progetto di Rfi ma il progetto del Comune di Capannori firmato Rfi, un progetto blindato e imposto alla cittadinanza dal sindaco Menesini. In tutti i comuni interessati al raddoppio ferroviario, l’amministrazione, nella persona del sindaco, si è messa a fianco dei cittadini per interloquire con Rfi cercando la soluzione migliore per ogni singolo territorio. A Capannori è successo esattamente il contrario; il primo cittadino si è posizionato davanti alla cittadinanza, imponendo il proprio progetto e impedendo alla cittadinanza di interfacciarsi con Rfi e Regione. La viabilità inserita nel progetto è funzione alla costruzione di un sottopasso, ma di fatto è la realizzazione di una nuova tangenziale atta allo spostamento del traffico che attualmente è sulla via Romana per il declassamento della stessa. Nessuna alternativa progettuale tra quelle suggerite è stata presa in considerazione, si è andati avanti invece con quella di abbattere una abitazione di 450 metri quadri per inserire tra le case una nuova strada C1 (arteria utilizzata per sistemi tangenziali o strade extraurbane ad alta velocità). Crediamo, anzi siamo sicuri, che un progetto che prevede l’abbattimento di una casa distante decine e decine di metri dalla ferrovia (e quindi non interferente con il raddoppio), debba essere giustificato considerando tutte le possibili alternative e motivando punto per punto gli aspetti pro e contro di ogni soluzione, scegliendo infine quella che porta maggiori benefici anche in termini di costi. Il nuovo collegamento stradale non alleggerirà dal traffico le strade esistenti, ma porterà all’interno dei paesi e alla rotatoria di Antraccoli il traffico che è sulla via del Frizzone e sulla via del Rogio. Infine i flussi di traffico non giustificano la costruzione del nuovo collegamento stradale; anzi i rilievi e le simulazioni fatte fare dall’amministrazione (spendendo soldi dei contribuenti) evidenziano quanto già detto sopra”
I dubbi dei cittadini riguardano il futuro e le motivazioni del progetto: “C’è forse – si chiedono – l’intenzione di fare cassa rendendo edificabili terreni che attualmente sono agricoli? Si intende trasformare la campagna capannorese in una grande periferia per costruire la “città di Capannori” a cui il sindaco Menesini tiene tanto? Come comitato continueremo la nostra opera di informazione sul territorio con a breve una manifestazione pubblica a cui sono invitati tutti i cittadini delle frazioni interessate e non”.

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