Carlo Petrini entusiasma il pubblico di Arté

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Tornare alla terra per produrre nuova occupazione, ridurre gli sprechi, consumare meno energia per produrre cibo. In poche parole cambiare il modello alimentare mettendo la sostenibilità al centro.
Questa in sintesi la ‘ricetta’ che Carlo Petrini, presidente Internazionale di Slow Food, ha indicato per superare la crisi planetaria definita ‘entropica’ che stiamo attraversando, in occasione della presentazione del suo ultimo libro Cibo e Libertà. Storie di una gastronomia per la liberazione, avvenuta ieri pomeriggio ad Artè con la partecipazione del giornalista del Corriere Fiorentino, Marzio Fatucchi, di fronte ad una platea  davvero molto gremita ed entusiasta delle parole pronunciate da Petrini.

L’iniziativa, introdotta da un video della condotta locale di Slow Food,  è stata promossa da Comune, Slow Food Condotta Lucca Compitese e Orti Lucchesi, Scuola Ti Voglio Bene Comune e  le scuole del territorio, che hanno colto l’importante occasione di avere il fondatore di Slow Food a Capannori per illustrare il progetto ‘Orto in condotta’, ideato proprio da Slow Food, grazie al quale 400 bambini e ragazzi di 15 scuole degli istituti comprensivi capannoresi, da quelle dell’infanzia fino alle secondarie di primo grado, si sono trasformati in piccoli agricoltori coltivando prodotti biologici tipici del territorio in 16 orti.
Un’esperienza entusiasmante raccontata, dopo gli interventi del sindaco Giorgio Del Ghingaro e di Marco del Pistoia, consigliere nazionale di Slow Food, da un video e dagli stessi bambini e ragazzi attraverso una mostra allestita per l’occasione ad Artè e alcuni loro interventi sul palco.  Gli alunni delle scuole primarie di Capannori, Gragnano e Massa Macinaia, hanno raccontato, anche attraverso una canzone rap, ai presenti, tra i quali tanti insegnanti, genitori e nonni, il risultato di un lavoro intitolato ‘Dall’orto alla zuppa’. Petrini ha espresso grande apprezzamento  per come le scuole, la condotta locale di slow Food e l’amministrazione comunale, insieme alle famiglie, stanno portando avanti il progetto ‘Orto in condotta’ costruendo una comunità dell’apprendimento che è uno degli obiettivi principali del progetto.
Sul palco di Artè per parlare di Orto in condotta ed in generale di una nuova cultura del cibo e  di biodiversità, anche l’assessore alla cultura e alle politiche educative, Lara Pizza,  il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Camigliano Giorgio Dalsasso in rappresentanza anche dei colleghi degli altri istituti, presenti in sala (Tina Centoni, Nicola Preziuso e Carla Reggiannini) e Paola Bosi, responsabile  del settore educativo Slow Food locale. Al termine dell’incontro, che è stato presentato da Antonella Giusti di Slow Food condotta Lucca, Compitese, Orti Lucchesi, è stato annunciato che ai nonni e agli esperti ortolani che  partecipano ad Orto in Condotta sarà consegnato un diploma. Nei locali della scuola primaria di Capannori si è poi svolto un buffet  realizzato dalle cuoche di Terra Madre.

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