“Trasmettere i valori dell’accoglienza e dell’integrazione ai bambini e ai ragazzi è estremamente importante per creare una comunità  inclusiva e coesa come quella che stiamo costruendo a Capannori. Ed  è quello che è avvenuto con il progetto Tacsi, che sul nostro territorio ha riscontrato grande adesione coinvolgendo circa 200 studenti. Un’esperienza molto positiva che auspico possa ripetersi”. E’ con queste parole che l’assessore alle politiche sociali Ilaria Carmassi ha aperto stamani (14 giugno), al polo culturale Artémisia di Tassignano, il seminario Non uno di meno, momento di riflessione conclusivo del progetto Tacsi (Territori aperti per la cittadinanza e l’inclusione) di cui è capofila il Comune di Capannori, al quale è intervenuto anche il sindaco Luca Menesini. 

Il seminario, che ha visto la presenza di Stefania Trimarchi in rappresentanza della Prefettura, è stato l’occasione per arricchire e rilanciare la riflessione locale sugli  strumenti e le attività che possono favorire l’inclusione positiva dei ragazzi di origine straniera, attraverso il confronto con esperienze realizzate in altre realtà. Al seminario, durante il quale  è emerso un bilancio positivo del progetto Tacsi sono intervenuti tra gli altri, il sociologo Adel Jabbar, Lorenzo Maraviglia  dell’ufficio statistica della Provincia di Lucca, Simona Carboni della Fondazione Volontariato e partecipazione, oltre ai rappresentanti di tutti i soggetti partner: Comune di Lucca, Caritas, cooperativa Odissea e Cooperativa Impronta. Tacsi è  un progetto innovativo, che ha ottenuto un finanziamento di 205 mila euro dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi (Fei) che ha voluto promuovere l’integrazione tra bambini e giovani di origine straniera e i coetanei italiani, attraverso una serie di attività volte a favorire l’incontro e la socializzazione. Ad usufruirne sono stati circa 600 giovani di età compresa tra i 4 e i 20 anni residenti nei territori di Capannori e Lucca.