Chiude il Civico 138. Sel Piana: “Subito il progetto al parco Micheloni”

Come già noto, tanto che qualche settimana fa si era tenuta la serata di addio, cala il sipario sul Civicocentotrentotto di Lammari, dopo due anni di attività, durante i quali al suo interno si sono susseguite manifestazioni ed eventi di ogni genere.
A ricordarne l’attività è il circolo di Sel della Piana: “Decine di associazioni – scrive il circolo – migliaia di persone, hanno usufruito delle strutture del Civico, per organizzare attività di ogni genere. Questo era il Civico, uno spazio a disposizione delle associazioni e dei cittadini, dotato di cucina attrezzata, di un bel palco spazioso, di impianti audio-video, e di un’ottima acustica. Il motivo di questa chiusura è dovuto a problemi finanziari, troppe spese e pochi incassi, ma quando l’obbiettivo non è il lucro, bensì la promozione sociale e l’aggregazione, questa fine è inevitabile. In questi anni ci siamo resi conto del bisogno che c’è a Capannori di una struttura di questo genere, con queste caratteristiche, un luogo dove si possa fare musica teatro, cultura, ma anche cene sociali di autofinanziamento per le associazioni. Chiuso il Civico resta un vuoto, e il circolo di Sinistra Ecologia Libertà Piana di Lucca vuol farsi portavoce di questa istanza verso il comune di Capannori, rilanciando il progetto al parco Ilio Micheloni”.

“Un progetto – ricorda Sel – che prevedeva una struttura in bio-edilizia, isolata termo acusticamente, e che coinvolgeva la Scuola Edile Lucchese, che avrebbe cosi iniziato a cimentarsi con la bio-edilizia, e allo stesso tempo avrebbe fatto risparmiare di manodopera. Questa costruzione, che prevedeva un impianto fotovoltaico, sarebbe dovuta essere di almeno 200 metri quadri più i servizi (cucina, bagni, bar). Il circolo Sinistra Ecologia Libertà Piana di Lucca ritiene prioritario ed importante che il comune inizi l’iter per la costruzione di questa struttura, perché c’è la necessità di permettere alle persone di incontrarsi, anche solo per scambiarsi idee, perché questo tipo di luogo manca, e la sua creazione non può ricadere sulle spalle dell’associazione di turno, non ci sono sufficienti energie, fondi, e conoscenze tecniche. Mentre l’amministrazione comunale di Capannori ha al suo interno il personale, e le competenze per reperire i fondi, e per garantire la messa a norma dei locali. In questo mondo fatto sempre più spesso di norme, leggi, e regolamenti, che richiedono sempre di più la presenza di tecnici specializzati, le associazioni affogano, le loro attività diminuiscono; solo il Comune può ovviare a questi problemi facendosi carico di questa iniziativa”.

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