Tristezza natalizia? Ecco i cibi per combatterla

Il clima festoso e lo stato di gioia che, in questi giorni, sembra avvolgere tutto e coinvolgere tutti, può procurare in persone predisposte, un senso di inadeguatezza, malinconia mista a inquietudine, che viene definito Christmas blues. Quando ci sentiamo tristi o avvertiamo una sensazione costante di ansia, spesso ricorriamo al cibo come rifugio; proviamo quindi a vedere le cose da un altro punto di vista e impariamo a usare il cibo come risorsa.

Il primo passo è affrontare la giornata con una carica energetica adeguata, evitando bruschi cali di glicemia e conseguenti attacchi di fame durante la mattina, che sicuramente non gioverebbero al nostro umore. La colazione deve essere gratificante e nutriente; possiamo comporla con una bevanda calda come the verde o una tisana, dolcificati con un cucchiaino di miele, oppure caffè e latte (per coloro che non possono rinunciarvi) o una bevanda vegetale a base di riso o avena. Aggiungiamo pane integrale e marmellata, un uovo o della ricotta o yogurt, frutta fresca e una manciata di semi oleosi (noci, mandorle, nocciole, anacardi, pinoli). Con una colazione così, la giornata partirà nel modo giusto. Se fino ad oggi a colazione avessimo bevuto solo un caffè, proveremo a cominciare da una base e aggiungeremo un alimento ogni 2-3 giorni, fino ad arrivare a una colazione completa, una buona abitudine che ci accompagnerà sempre.
Per gli altri pasti, concediamoci cereali integrali, verdure di stagione e piatti proteici di facile digeribilità, a base di carni magre, pesce azzurro e legumi; ci garantiranno un buon apporto di sostanze come triptofano (il precursore della serotonina), acido folico, vitamina B12 e magnesio. Durante la giornata, tra un pasto e l’altro possiamo consumare frutta fresca, anche sottoforma di spremute oppure estratti, con aggiunta di verdure, approfittando in particolare degli agrumi, ricchi di vitamina C, e delle banane per magnesio e potassio. Alla frutta fresca possiamo aggiungere qualche gheriglio di noce, che apporterà proteine e acidi grassi omega 3. Un posto speciale, nel nostro menù del buonumore sarà sicuramente occupato dal cioccolato fondente (almeno 85 per cento di cacao); il ‘cibo degli dei’ produce un aumento di neurotrasmettitori del benessere come serotonina ed endorfine. Evitiamo, invece, un eccesso di caffeina, zucchero sia bianco che di canna, e di carboidrati semplici come pasta, pane e riso raffinati, dolci e snack industriali (limitiamo il consumo di dolci ai giorni di festa e non a tutto il periodo natalizio). In alcuni casi possiamo ricorrere anche a un rimedio naturale (dopo aver chiesto il parere del proprio medico curante) come la radice di rhodiola rosea, nota per essere una pianta adattogena, cioè in grado di aumentare e migliorare la risposta dell’organismo a eventi stressanti esterni. Questa pianta, aiuta a combattere la stanchezza fisica e influenza alcuni stati mentali negativi, pertanto risulta utile in casi lievi di ansia, calo dell’umore e fame nervosa.

Ombretta Velotti
biologa nutrizionista

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