Piscine pubbliche, le norme e gli obblighi per la gestione

Gestite una piscina pubblica o a uso pubblico? Questo articolo fa per voi.
Come certamente già noto dall’1 gennaio 2017 è entrata in vigore anche in Toscana la legge che recepisce le direttive dell’accordo Stato-Regione del 16 gennaio 2003. Ne parliamo con gli esperti di Ast Toscana.

Quali sono le principali normative che regolano la gestione delle piscine pubbliche o a uso pubblico?
Quando in Italia ci troviamo a parlare di normative che regolano la progettazione e la conduzione delle piscine, quasi sempre ci scontriamo con una generale mancanza di chiarezza delle norme; tutto questo dipende principalmente dal fatto che in Italia non è mai esistita una specifica norma nazionale che si occupasse dell’argomento. Ciò ha inevitabilmente comportato la necessità di districarsi tra una numerosa serie di leggi, nazionali e regionali, circolari e regolamenti con norme a volte in contraddizione.

Ci può fare un esempio delle normative in vigore sul tema?
Un esempio può essere quello delle banchine perimetrali se si legge la legge 8/2006 articolo 8 comma 4bis si dice che “le banchine perimetrali alla vasca di balneazione realizzate in manto erboso” mentre nel regolamento Dprg 23/R/2010 all’articolo 11 (Spazi perimetrali intorno alla vasca) recita “ lungo il perimetro di ciascuna vasca sono realizzate banchine di idonea larghezza non inferiore a 1 metro e 50 centimetri rivestite con materiale antisdrucciolevole, che siano facilmente lavabili e disinfettabili per garantire la sicurezza dei bagnanti e il corretto svolgimento delle attività. In ogni caso la distanza minima di ostacoli fissi dal bordo vasca è non inferiore a 1 metro e 50 centimetri. L’area di bordo vasca è inoltre realizzata in piano con le seguenti caratteristiche: pendenza non superiore al 3 per cento verso l’esterno; superficie complessiva non inferiore al 50 per cento di quella della vasca; le acque di pulizia della banchina devono essere raccolte ed allontanate per essere smaltite correttamente”.

Qual è la ratio della norma?
Questa norma è stata introdotta per migliorare lo stato della gestione delle piscine con lo scopo di ridurre infortuni e malattie ai danni dei fruitori delle strutture, considerato che molte volte ci sono impianti mal costruiti o con gestione fuori controllo, affidata semplicemente al buon senso di chi le mette in atto. Il regolamento regionale Toscano quindi, in attuazione della legge regionale 8/2010, ha definito diversi obblighi per i proprietari delle piscine al fine di prevenire possibili problemi di salute, incidenti e/o infortuni.

Quali sono gli obblighi da rispettare?
Un primo obbligo da rispettare è l’individuazione di un responsabile della struttura natatoria e di un addetto agli impianti tecnologi, i quali devono essere in possesso di specifica formazione. A loro è demandato il compito di adempiere agli obblighi legislativi sia di tipo strutturale che gestionale.
Dal punto di vista strutturale gli impianti hanno tutta una serie di adempimenti che vanno dal dimensionamento dei filtri e delle pompe ai sistemi di disinfezione, che devono essere di tipo automatico; importante è anche l’installazione di contatori sul reintegro dell’acqua in vasca e sul ricircolo dell’acqua per il controllo giornaliero della filtrazione tramite dei conta ore di portata.
Alcune deroghe sono state concesse ai possessori delle piscine già autorizzate dal punto di vista edilizio al 20 marzo 2010, le quali potevano fare la richiesta di deroga al Comune entro il 30 settembre 2015. Le suddette deroghe sono definitive e vengono rilasciate dal Comune previo parere positivo da parte dell’Asl competente.

Quali invece le norme riguardanti la sicurezza?
Svariati sono gli obblighi gestionali che il responsabile della piscina deve mettere in atto tramite il piano di controllo della sicurezza, sia per garantire la corretta gestione di tutti gli elementi funzionali dell’impianto natatorio, sia per il profilo igienico-sanitario, tecnologico e organizzativo. Il documento di valutazione dei rischi deve analizzare i potenziali pericoli igienico-sanitari, individuare i punti o le fasi in cui possono verificarsi i pericoli e individuare le adeguate misure preventive da adottare.
In questo documento il responsabile della piscina deve altresì tenere a disposizione un documento riportante i requisiti tecnico-funzionali con indicazione della dimensione e del volume della piscina, del numero e della tipologia dei filtri e della portata delle pompe, in più un registro degli interventi di manutenzione, un registro dei controlli dell’acqua in vasca (contenente gli esiti dei controlli dei parametri chimici e chimico-fisici previsti dalla norma), la lettura giornaliera del contatore installato nell’apposita tubazione di mandata dell’acqua di immissione, utile al calcolo della quantità di acqua di reintegro, ed altri ancora.

E’ previsto qualcosa per il rapporto con gli utenti?
Le piscine, secondo la nuova legge, devono essere dotate di un regolamento interno per la gestione del rapporto gestore–utenti riguardo l’aspetto igienico-sanitario. Deve inoltre contenere elementi di educazione sanitaria, comportamentale e di igiene personale al fine di contribuire al mantenimento delle idonee condizioni nell’impianto natatorio.
Il regolamento interno deve inoltre indicare i luoghi di primo soccorso presenti all’interno della struttura, la presenza o meno dell’assistente ai bagnanti e il nominativo del responsabile della piscina. Il regolamento deve essere esposto in modo ben visibile all’ingresso dell’impianto natatorio e deve essere portato a conoscenza di ciascun utente.

“Come si può dedurre – concludono da Ast – le prescrizioni e le procedure sono complesse, ma ampliamente superabili con il supporto di professionisti del settore. Noi di Ast Toscana, operiamo nell’ambito della formazione per sicurezza sul lavoro, nella gestione e nella manutenzione di impianti per il trattamento delle acque sia potabli che di scarico, della fornitura dei prodotti, e di altri servizi necessari per la corretta esecuzione delle procedure che abbiamo descritto”.

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