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Sgravi fiscali per chi investe in pubblicità sui media locali

Una buona notizia per l’editoria e per le attività che investono in pubblicità sui mezzi di informazione del proprio territorio: sgravi fiscali pari al 75 per cento a decorrere dal 2018. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 giugno e si pone l’obiettivo di favorire le campagne pubblicitarie sulla stampa, online e cartacea, sulle radio e sulle tv locali, ottime vetrine per le aziende e i privati. Un credito d’imposta che riguarderà “le imprese lavoratrici e i lavoratori autonomi” che investiranno in pubblicità almeno l’1 per cento in più rispetto a quanto speso nell’anno precedente sugli stessi mezzi d’informazione.

Un incremento minimo di spesa in pubblicità come condizione di base che potrà valere, per le medie, piccole e micro imprese, un credito fino al 90 per cento. A poter beneficiare degli sgravi saranno anche le start up innovative e i lavoratori autonomi, inclusi i professionisti senza albo ai quali – grazie alle liberalizzazioni degli anni passati – è consentito promuovere le proprie attività, i propri titoli e le proprie specializzazioni, la struttura del loro studio professionale e i compensi richiesti per le loro prestazioni.
Una novità introdotta con un emendamento alla manovra correttiva (approvata dalla Camera lo scorso 15 giugno, e convertita nella legge 96, articolo 57 bis) su proposta della federazione italiana editori giornali (Fieg) e dell’associazione utenti pubblicità (Upa), per venire incontro sia alle aziende che necessitano di rilanciare o comunque consolidare il proprio nome sul mercato, sia ai giornali e all’emittenza locale, con importanti ricadute su tutto il tessuto economico e culturale del territorio. Le voci della stampa, della radio e della televisione, diverse e plurali, sono fattori determinanti nella crescita di una comunità locale; sono spazi di opinione, di approfondimento, spesso anche di confronto (si pensi, ad esempio, alla possibilità di interazione offerta dal web) e, come punti di riferimento per l’informazione, diventano piazze transitate da un’utenza ampia e al tempo stesso ben definita territorialmente: “luoghi” perfetti, per aziende e privati, per incontrare i potenziali clienti e da loro farsi conoscere. Gli sgravi dovranno rientrare in un tetto massimo che verrà stabilito con decreto della presidenza del consiglio dei ministri entro il prossimo ottobre: in quell’occasione sarà quindi fissato il budget dell’intera operazione, finanziata con il fondo per l’editoria, il sistema che sarà adottato per ripartire gli sgravi tra gli investitori e le procedure per concedere e ottenere il beneficio. Il credito d’imposta verrà decurtato in fase di dichiarazioni dei redditi.

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