Dieci indagati per la morte dei due operai

Muove un primo importante passo l’inchiesta sulla morte di Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini, i due operai della cooperativa agricola Morelli rimasti uccisi nel cedimento del braccio meccanico della gru dove erano saliti per montare i portalumini della Luminara di Santa Croce. Sono partiti infatti dieci avvisi di garanzia per omicidio colposo: si tratta di un atto dovuto in vista del conferimento delle tre consulenze che la procura si accinge ad affidare per far luce sull’infortunio mortale.

Risultano indagati Giuseppe Pino Ranieri, legale rappresentante della Cooperativa agricola Morelli, per la quale lavoravano i due operai, e Vitantonio Strifezza, di Prato, consulente per la sicurezza dell’impresa. Avvisi di garanzia toccano anche alcune figure della Oil & Steel, l’azienda da cui il mezzo che ha avuto il cedimento fu acquistato otto anni fa. Si tratta dell’amministratore delegato Marco Milesi, di Milano, del presidente Fosco Celi, residente a Rimini, e di Paolo Balugani, di Modena, direttore tecnico dell’azienda.
L’inchiesta della procura tocca l’intera filiera della produzione e manutenzione della gru che ha avuto il cedimento: infatti avvisi di garanzia sono partiti anche per alcuni fornitori dei materiali e persone che si sono occupate, a vario titolo, della manutenzione: nell’elenco figurano in particolare Daniele Pinardi di Gazzuolo, in provincia di Mantova e Francesco Corrado, di Imola. Insieme a loro sono indagati anche Giuliano Picchi di Anzola nell’Emilia, Silvano Nanetti di Castrocaro Terme e Sergio Rossi di Forlì.
Adesso i difensori degli indagati e quelli dei familiari delle due vittime potranno nominare i loro consulenti di parte in vista dell’accertamento tecnico irripetibile, che la procura intende fare. Da qui la nomina dei tre consulenti.

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