Maxi evasione sul carburante, stroncato il giro

Evadevano le imposte importando e vendendo in Italia carburante per tir senza pagare le accise. Un giro smascherar dalla guardia di finanza di Pistoia che ha sequestrato beni per oltre un milione di euro. Cinque gli arrestati e tre gli obblighi di dimora eseguiti, uno dei quali nei confronti di un indagato residente a Capannori. Undici, complessivamente, gli indagati a vario titolo con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione e all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici,violazione della normativa in materia di trasporto di prodotti soggetti ad accisa, fino al falso in atto pubblico, alla truffa ai danni dell’amministrazione finanziaria e all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Stando all’accusa, infatti, i prodotti petroliferi venivano rivenduti a prezzi estremamente concorrenziali,attraverso operazioni effettuate mediante società schermo,una di Pistoia e una di Scandicci, in modo da compiere le truffe.
Cinque le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Pistoia Patrizia Martucci su richiesta del pm Claudio Curreli, nei confronti due uomini di Pescia, uno di Montecatini Terme, uno di San Casciano Val di Pesa e uno di Carpi. Altri tre obblighi di dimora, tra cui uno ad un uomo residente a Capannori. Le fiamme gialle hanno anche sottoposto a sequestro preventivo beni mobili e immobili, comprese somme di denaro, per oltre un milione di euro riconducibili agli indagati. Sigilli sono scattati anche a due autobotti e due cisterne di proprietà di una società pistoiese coinvolta nella truffa.
Le indagini sono scattate quando le fame gialle hanno intercettato e sequestrato un’autobotte che proveniva dalla Germania e che trasportava un ingente quantitativo di carburante e introdotto in Italia illecitamente attraverso l’utilizzo di falsa documentazione fiscale.

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