Rubata la Madonna del presepe nelle marginette

Furto sacrilego l’ultimo giorno dell’anno al presepe nelle marginette di Pescaglia. Ignoti, tra le 15,30 e le 17, hanno rubato la statua della Madonna, nella scena dell’Annunciazione.

Unanime la condanna del gesto da parte dei fedeli e dagli organizzatori: “Il grave sacrilegio compiuto nei confronti della Madre di Dio – si legge in una nota – è un gesto che dobbiamo condannare con forza, non solo per l’aspetto religioso che riveste, ma anche per la mancanza di senso civico. Per il cristiano è un richiamo al mistero del figlio di Dio, che si fece uomo nel grembo purissimo della Vergine Maria. In lei ammiriamo la bellezza della vita che si forma nel grembo della Madre, nella gestazione di nove mesi. Chi ha rubato l’immagine di Maria Annunziata dall’Angelo, non ha fatto solo un gesto goliardico, o un dispetto a chi lavora all’allestimento del percorso dei presepi, ma prima di tutto è un’offesa nei confronti stessi della propria madre, la quale dopo aver affrontato le difficoltà della gestazione e dopo il parto ha provveduto alla crescita e all’educazione del figlio”.
“Il gesto compiuto – prosegue il commento – oltre alla ristrettezza culturale, dimostra il fallimento dell’educazione ricevuta in famiglia. Questi gesti di profanazione nei confronti del presepe sono in aumento, si ripetono in diverse località, dove vengono allestiti, dimostrano la povertà culturale nella quale è caduta la nostra società, che non comprendendo più valore del simbolo sacro, arriva fino all’offesa della vita dell’uomo. Chi non comprende il simbolo, o lo disprezza, non potrà mai comprendere e rispettare l’alta dignità dell’uomo, che porta in sé un valore che va ben oltre il simbolo, ma la gloria del Dio vivente. Ci rattrista questo gesto, che oltre alla profanazione, dimostra poca sensibilità nei confronti della comunità. L’allestimento del percorso, vuole valorizzare anche il paese, il territorio e il paesaggio, con le sue caratteristiche architettoniche, e tradizioni”.

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