Scaricano rifiuti maleodoranti vicino a Pioppogatto

Il tema dei cattivi odori che ormai da anni affligge il territorio del Comune di Massarosa torna ciclicamente agli onori della cronaca, specie nel periodo estivo, quando il problema diventa insostenibile per residenti e turisti. Un nuovo episodio legato a questa problematica si è verificato tuttavia anche di recente, in particolare la scorsa settimana, quando alcuni mezzi agricoli di grandi dimensioni sono stati scovati mentre sversavano materiale organico dal cattivo odore. “All’inizio della settimana scorsa – spiega il sindaco di Massarosa Franco Mungai – abbiamo avuto notizia di uno spargimento di materiale organico emanante cattivi odori attraverso mezzi agricoli di grosse dimensioni su terreni limitrofi all’impianto di Pioppogatto. Abbiamo interessato immediatamente il nostro comando di polizia municipale il quale si è attivato effettuando sopralluoghi e verifiche per venire a conoscenza della proprietà dei terreni interessati, della provenienza del materiale, della sussistenza di eventuali autorizzazioni e della natura e conformità, rispetto alle leggi, del materiale usato. Il nostro comando di polizia municipale sta istruendo la pratica e, fatte le dovute valutazioni, informerà la Procura nell’ipotesi in cui venga ravvisata l’eventuale sussistenza di fattispecie di reato tra cui quella legata appunto alla presenza insistente di cattivi odori nell’area e nelle zone limitrofe”.

Sempre sul tema della problematica delle maleodoranze che, da oltre un decennio, colpiscono in particolare il territorio del Comune di Viareggio, si è tenuto a Firenze giovedì scorso (18 gennaio) un tavolo convocato dall’assessora all’ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni alla presenza dei Comuni di Camaiore, Massarosa e Viareggio, dei tecnici dell’Arpat e di alcuni rappresentanti dei comitati dei cittadini.
“Alla luce del fatto che ad oggi – ha detto al termine dell’incontro Mungai – a seguito di tutti i sopralluoghi e verifiche, non sono emerse con certezza le cause e le fonti di questi miasmi, si è deciso di proseguire il lavoro del tavolo istituito nello scorso luglio, per fissare criteri di azione e controllo da adottare nei prossimi mesi, soprattutto per evitare di trascorrere un’altra estate con la presenza dei cattivi odori. Nel frattempo Arpat ci ha comunicato che continuerà a monitorare le zone sensibili e fare le verifiche tecniche agli impianti già presi in considerazione lungo tutto questo arco di tempo. La nostra amministrazione, sin dal 2009, ha fatto sempre la sua parte mettendosi a disposizione con mezzi e tecnici per cercare di dare il suo contributo alla tanto auspicata risoluzione del problema”.

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