Cipollini si schianta in bici: “Sto bene, mi opereranno”

di Roberto Salotti
Mario Cipollini scherza. “Come sto? Dico sinceramente che stavo molto meglio prima”. Nel suo letto di ospedale Re Leone tenta così di esorcizzare l’attesa, ma anche la preoccupazione per l’intervento a cui sarà sottoposto, dopo l’incidente di questa mattina in sella alla sua bici – ancora oggi la sua più grande, e irrinunciabile passione. Il velocista di 47 anni, che vive a Monte San Quirico, ex campione del mondo di ciclismo, è stato travolto da un’auto con a bordo due persone, mentre percorreva la via Pesciatina a San Vito. Erano circa le 12,20 di stamani e Cipollini era stato da Luca Franceschi, titolare di Cicli Franceschi, con il quale collabora per lavoro.

Era in compagnia di due amici che lo seguivano a bordo di un furgone e che hanno assistito alla scena, senza poter fare niente. Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale di Lucca, l’utilitaria, dopo aver sorpassato Re Leone che viaggiava in direzione di Lucca, ha svoltato improvvisamente a destra, in via Lucarelli, tagliando la strada al ciclista. “Ho avuto la sensazione che non conoscessero la zona e si fossero sbagliati, però è avvenuto tutto all’improvviso – racconta Cipollini -: non ho avuto nemmeno il tempo di reagire e non sono riusciti a frenare”. Così, è finito contro la parte posteriore della vettura, battendo il ginocchio contro il fanalino di coda e poi cadendo a terra.
I primi a soccorrerlo sono proprio gli amici: Cipollini è a terra, cosciente ma dolorante. I due chiamano il 118: la centrale operativa invia un’ambulanza sul posto, a bordo della quale poi Re Leone viene condotto al pronto soccorso dell’ospedale San Luca e poi ricoverato in ortopedia, in attesa di un intervento chirurgico molto delicato. Nell’incidente, infatti, Cipollini si è procurato un vistoso taglio al ginocchio, risultato profondo: l’operazione servirà a capire se è stato o meno lesionato il tendine rotuleo. Cipollini sarà seguito, oltre che dal team medico del San Luca – “ringrazio tutti per la loro grande disponibilità e professionalità”, ha detto Re Leone -, anche dal professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale di calcio. “L’ho chiamato io stesso – racconta l’ex campione del mondo di ciclismo -, perché ho piena fiducia in lui ma anche perché fu lui ad intervenire sullo stesso ginocchio, quando rimasi ferito nel 2005 in una caduta con gli sci”. Castellacci, in vacanza all’Isola d’Elba, ha rassicurato Cipollini. Rientrerà per visitarlo. Con Cipollini si sono fatti vivi in tanti oggi, tra loro anche Ivano Fanini, patron di Amore&Vita, che è stato tra i primi ad essere avvisato.
Attorniato dalla famiglia, e in particolare dalla mamma Alfreda Pracchia, che vive nel compitese, è Cipollini a rievocare i momenti dell’incidente: “Stavo viaggiando verso Lucca sulla Pesciatina – racconta Re Leone -, all’improvviso vedo che un’auto mi sorpassa. Un istante dopo ce l’avevo davanti: ha svoltato in una strada sulla destra e non ho potuto fare niente per evitarla, mi hanno tagliato la strada”. Ora toccherà agli agenti della polizia municipale di Lucca fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente avvenuto a San Vito. Per Cipollini resterà comunque un brutto Ferragosto, da passare sotto osservazione dei medici. Ma senza alcun dubbio: “La bicicletta – ricordo – è da sempre la mia passione. Non posso dire di allenarmi, per me è naturale correre con la bicicletta. Ed è quello che stavo facendo anche questa mattina”. Ma il destino ha fatto lo sgambetto. Anche ad uno che, quando correva sul serio, nessuno riusciva a fermare.
VIDEO – L’intervista a Mario Cipollini
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