Giovane accoltellato sulle Mura, denunciato l’aggressore foto

di Roberto Salotti
Dopo aver accoltellato l’amico si è presentato alla caserma dei carabinieri denunciando a sua volta di essere stato aggredito, ma la sua versione non ha retto: per gli investigatori della squadra volanti del commissario Davide Caldarozzi, è stato lui ad aver accoltellato il coetaneo 17enne, lasciandolo a terra davanti al castello di Porta San Pietro, sulle Mura, dopo avergli sferrato un fendente con un coltello che non è stato ancora ritrovato (Articolo e foto). Il giovane, anche lui marocchino 17enne, residente ad Altopascio, è stato per ora denunciato dalla polizia, in collaborazione con i carabinieri, con una accusa grave: tentato omicidio.

Giovane in prognosi riservata. La giovane vittima della sua violenza è ancora ricoverato in ospedale e la prognosi è riservata. I medici già ieri sera (27 febbraio) lo hanno sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre l’emorragia provocata dalla ferita da arma da taglio al costato, all’altezza della milza. Un colpo, per fortuna, giunto di striscio che non avrebbe lesionato organi vitali. Ma le condizioni del ragazzino restano, purtroppo, ancora molto gravi.
L’aggressione. Le indagini della polizia hanno raggiunto una svolta a poca distanza dall’aggressione, avvenuta attorno alle 18,40 di sabato pomeriggio mentre un gruppo di giovani lucchesi e magrebini si stava riparando dalla pioggia battente sotto il loggiato della casermetta sede dei Lucchesi nel Mondo. Le ricerche dell’aggressore fuggito a piedi insieme ad altri giovanissimi sono state diramate a tutte le altre forze dell’ordine mentre la polizia ha iniziato a battere tutto il centro storico e la circonvallazione. Così, quando poco dopo un giovane 17enne marocchino si è presentato alla caserma dei carabinieri, gli investigatori hanno pensato che potesse trattarsi del giovane ricercato.
Il ragazzo, esagitato, ha riferito però di essere stato aggredito da un coetaneo e ha negato di aver reagito, accoltellandolo. Lo hanno però inchiodato le testimonianze di altri ragazzini e passanti che hanno assistito all’accoltellamento. Per la polizia, immediatamente coinvolta dai carabinieri, sarebbe lui l’accoltellatore di Porta San Pietro.
Il movente. La polizia è ancora al lavoro per chiarire i motivi della lite tra i due coetanei, sfociata drammaticamente nel sangue. Secondo quanto ipotizzato finora, il movente sarebbe di tipo sentimentale. I due avrebbero iniziato a litigare per una ragazza contesa, come avrebbero confermato altri giovani presenti ieri pomeriggio al castello di Porta San Pietro. I due, secondo quanto ricostruito, si conoscevano e ieri hanno iniziato a discutere animatamente, appartandosi. I testimoni li hanno sentiti gridare, poi all’improvviso hanno visto uno dei due, il 17enne di Porcari, ora in prognosi riservata all’ospedale, accasciarsi a terra. Si sono avvicinati per soccorrerlo ma sanguinava. Scattato l’allarme, l’ambulanza della Misericordia e l’automedica sono arrivate in pochi minuti ed è iniziata la corsa verso il pronto soccorso del San Luca.
Le ricerche. Mentre una volante prendeva le testimonianze sul posto (tre persone sono state poi ascoltate anche in questura), le altre pattuglie hanno iniziato le ricerche dell’aggressore, visto allontanarsi insieme ad altri amici. Gli agenti hanno cercato in lungo in largo, ma il giovane a stretto giro dall’aggressione si è presentato ai carabinieri.
“Sono stato aggredito”. Varcata la soglia della caserma, il giovane ha detto di voler presentare una denuncia: “Sono stato picchiato e aggredito”, ha detto ai militari. Che non gli hanno creduto, contattando immediatamente la questura, quando si sono resi conto di poter avere davanti proprio il giovanissimo accoltellatore delle Mura.
Tentato omicidio. La polizia lo ha ascoltato a lungo, cercando di ricostruire anche il movente dell’aggressione e ci sono elementi per dire che la mano del giovane sia stata armata dalla gelosia per qualche ragazza contesa. Tra l’altro sarebbe stato riconosciuto come l’autore dell’accoltellamento da altri testimoni presenti al momento del fatto. Per questo nei suoi confronti è scattata una denuncia alla procura dei minori di Firenze con l’accusa di tentato omicidio.

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