Migranti morti a Retignano e Lucca, c’è un legame

Tre migranti morti in circostanze misteriose nel giro di 48 ore. Potrebbe non trattarsi di un semplice, sfortunato, caso. L’ipotesi che si fa sempre più strada dopo la morte di due richiedenti asilo nigeriani ieri nell’agriturismo le Poiane di Retignano, nel comune di Stazzema, è che queste morti possano essere legate al decesso del 23enne trovato morto domenica pomeriggio in una struttura di accoglienza privata a Sant’Anna, a Lucca. E’ quanto ipotizzano gli inquirenti dopo l’autopsia che è stata effettuata oggi dal medico legale Stefano Pierotti sul cadavere del nigeriano, trovato senza vita dai compagni attorno alle 15,30 di domenica e per il quale in un primo momento si era parlato di infarto.
L’arresto cardiaco potrebbe invece essere ricondotto alle stesse cause che hanno portato alla morte i suoi due connazionali ospitati a Stazzema, Maxwel Emiantor, 23 anni, e Olaide Adeniyi, 21 anni, per i quali è stato ipotizzato un avvelenamento, forse causato da erbe.
Secondo le prime testimonianze raccolte nell’agriturismo dove sono stati trovati morti, sembrerebbe infatti che i due giovani avessero utilizzato delle erbe raccolte sul posto per preparare una zuppa, alimento tradizionale del loro paese di origine. Solo i risultati definitivi delle autopsie e degli esami tossicologici chiariranno le cause effettive, ma è possibile che tutti i giovani deceduti abbiano utilizzato delle erbe velenose simili a quelle commestibili usate in Nigeria. L’autopsia sui due giovani, sarà eseguita venerdì. E solo dai risultati degli esami tre salme si potranno avere risposte certe sulle cause e su eventuali analogie. A seguire l’indagine è il pm di Lucca Aldo Ingangi. 

I due nigeriani morti ieri erano arrivati in Alta Versilia sei mesi fa nel piano generale previsto per accogliere i richiedenti asilo ed erano seguiti dalla prefettura di Lucca. Nel loro percorso di integrazione, Olaide Adeniyi giocava nella squadra di calcio locale che partecipa al campionato di Terza categoria dilettanti.

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