Striscioni in città per la libera scelta vaccinale foto

Striscioni in tutta la città per la libera scelta vaccinale. Dalle mura a Palazzo Orsetti e sulle recinzioni delle scuole il comitato  ha scelto il giorno del 25 aprile per la singolare quanto clamorosa protesta.
“I genitori del gruppo Lucca Versilia uniti per la libertà vaccinale – spiegano in una nota – esprimono solidarietà al dottor Roberto Gava, radiato dall’ordine dei medici di Treviso, colpevole solo di aver espresso posizioni critiche nei confronti della vaccinazione obbligatoria di massa in assenza di allarmi sanitari e/o epidemie. La radiazione di un medico rappresenta un pericolosissimo atto di censura che ci fa seriamente temere per la libertà di parola in questo paese. Questo gravissimo fatto crea un clima di paura e riporta la mente a periodi bui in cui era vietato dissentire e avere opinioni contrarie al “regime”. Proprio per questo in occasione del 25 Aarile, festa che celebra la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, ci piace sottolineare come la libertà di cura sia un pezzo importante delle libertà e ricordare che ad essa i nostri padri costituenti hanno dedicato l’articolo 32 della Carta Costituzionale”.

“Siamo inoltre seriamente preoccupati – proseguono i genitori – per la proposta di legge della giunta regionale toscana che vuole imporre, tra obbligatori e raccomandati, 29 dosi di vaccini nei primi 15 mesi di vita e 38 entro i 6 anni, come requisito per accedere ai nidi, alle materne e ai servizi integrativi dell’infanzia. Questa legge produrrà un unico risultato cioè quello di escludere i bambini dalla vita sociale in un’età importante per il loro sviluppo e per la loro crescita, rendendo il diritto inalienabile all’istruzione e alla socialità subordinato ad un trattamento sanitario obbligatorio. Inoltre ci piace ricordare che secondo l’interpretazione della Corte Costituzionale nella sentenza 307/1990 non è permesso il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva. Ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute di fronte al generico interesse collettivo.ute, anche di fronte al generico interesse collettivo. I vaccini sono farmaci e come tali hanno indicazioni, controindicazioni e possono avere reazioni avverse anche gravi (la legge 210 del 1992 riconosce il danno da vaccinazioni obbligatorie e prevede un equo indennizzo per i danni gravi da vaccino). E’ impensabile che il ricatto e la censura siano gli strumenti da preferire per poter incentivare l’adesione alla pratica vaccinale perché è solo con l’informazione, la trasparenza e la partecipazione che si possono vincere resistenze, dubbi e paure”.
“Per questo – conclude la nota – nel riaffermare l’importanza della vaccinazione come strumento di prevenzione di alcune malattie esprimiamo contrarietà ad una legge fondata sul ricatto e sull’esclusione dei bambini dalla vita sociale. Chiediamo pertanto che ci venga garantito il diritto di vaccinare i nostri figli; non vaccinare i nostri figli; di vaccinarli in parte; di rinviare e/o personalizzare il calendario vaccinale in accordo con i nostri medici. Chiediamo inoltre un’informazione libera da ogni tipo di interesse e una medicina al servizio dei cittadini e non delle lobby farmaceutiche e/o degli interessi economici”.

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