Sigilli al cantiere nel parco di villa Buonvisi

I sigilli sono stati apposti all’intero cantiere che stava trasformando lo splendido parco di Villa Buonvisi, prestigiosa dimora lucchese, risalente al 1.581, in una trama di strade e vialetti lastricati a spese degli alberi secolari, alcuni dei quali sono stati anche abbattuti. A far scattare il sequestro sono stati i carabinieri forestali che hanno denunciato il proprietario della villa storica, uno svedese che, in concorso con la ditta esecutrice dei lavori, è accusato di aver svolto un cantiere in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e tra l’altro dichiarata di notevole interesse pubblico.

In più è stata contestata anche la violazione del decreto ministeriale del 4 giugno del 1993, che aveva collocato la villa nei beni di pregio e patrimonio tutelato.
L’indagine che potrà tradursi in una sanzione dai 15 ai 51mila euro, è partita da alcune segnalazioni. Passanti, infatti, conoscendo il valore della villa sono rimasti sorpresi del via vai di mezzi da lavoro e ruspe che hanno spianato la strada a nuovi vialetti nel parco, alle spese, sostiene l’accusa, anche della vegetazione della zona.
Così, gli investigatori hanno avviato gli accertamenti del caso, verificando che i lavori erano in violazione della tutela paesaggistica e che dunque il proprietario non avrebbe potuto affidarli alla ditta. Anche l’impresa, sostiene l’accusa, rischia di pagare una multa salata, perché non ha tenuto conto del vincolo.
Un’inchiesta che accende i riflettori sullo straordinario patrimonio delle ville lucchesi, che sono state o vengono vendute a stranieri: non sempre, come in questo caso, un motivo d’orgoglio.

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