Pesce non tracciato, maximulte ai ristoranti

“Mare Sicuro”, per la Guardia Costiera di Viareggio, non vuol dire solamente vigilare sulla sicurezza dei bagnanti. In estate, infatti, i militari della Capitaneria di porto-guardia costiera intensificano i loro controlli su tutte le attività legate all’uso del mare e su tutti quei comportamenti illeciti potenzialmente in grado di recare danni all’ambiente marino ed alle sue risorse, compresa l’attività della pesca marittima. I controlli hanno indubbiamente scopi preventive, tuttavia non mancano talvolta le sanzioni. Come è accaduto in questi giorni nell’ambito dell’operazione Blue Shark, svolta dal 10 al 20 luglio a livello nazionale e coordinata in ambito regionale dalla direzione marittima della Toscana.

Nel territorio di competenza, che comprende le Province di Lucca e Pistoia, i militari della capitaneria di porto di Viareggio hanno complessivamente effettuato 78 ispezioni in mare ed a terra lungo tutta la filiera della pesca, dai pescherecci, ai mercati ittici, alla piccola e grossa distribuzione, ai ristoranti ed agli stabilimenti balneari. A fronte di comportamenti di massima rispettosi delle normative nazionali e comunitarie vigenti, non sono mancate le irregolarità; sono stati elevati, infatti, 13 verbali amministrativi per un ammontare complessivo di sanzioni pari a 17500 euro. Inoltre, sono stati eseguiti 8 sequestri amministrativi, per un totale di 64 chili di prodotti ittici ed attrezzature da pesca varie.
Cinque infrazioni sono state riscontrate in ristoranti ed alberghi (tre di Viareggio e due di Torre del Lago), ed hanno riguardato la mancata rintracciabilità dei prodotti ittici freschi o congelati. Da evidenziare, il ritrovamento nelle cucine di un ristorante di Viareggio di telline sgusciate e congelate, contenute in sacchetti di nylon anonimi, molto probabilmente frutto della pesca illegale sportiva.
Quattro violazioni sono state rilevate da grossisti (2) ed ambulanti (2) di Viareggio per mancanza delle corrette informazioni da apporre a tutela degli acquirenti o dei consumatori al dettaglio su documenti, colli o merce esposta per la vendita; in mare, le motovedette hanno elevato quattro verbali contro ignoti e sequestrato attrezzi sportivi non consentiti (reti da posta per un totale di 200 metri) ed attrezzature da pesca (nasse, palamiti e reti) non correttamente segnalati e potenzialmente pericolosi per la sicurezza della navigazione e per i bagnanti; infine, un motopesca professionista della locale marineria è stato sorpreso nei giorni scorsi nella fascia dei 300 metri, dopo l’inizio dell’orario di balneazione: in questo caso, è stato contestato il mancato rispetto dell’ordinanza di sicurezza balneare numero 71/2015 della Capitaneria di porto di Viareggio, la quale prevede che la fascia dei 300 metri dalla battigia, delimitata con boe rosse, sia riservata prioritariamente alla balneazione dalle 7,30 alla 20. Per il pescatore distratto è scattata una multa da 1032 euro.
Il comandante Davide Oddone, alla luce dei risultati conseguiti, ha sottolineato “l’indubbia efficacia delle attività di prevenzione e sensibilizzazione poste in essere dalla guardia costiera di Viareggio nei mesi invernali, in sinergia con le cooperative della pesca, a salvaguardia dell’ambiente marino, delle sue risorse ed, indirettamente, dell’intera collettività. Il rispetto delle regole – ricorda il comandante – oltre a garantire che sulle tavole dei consumatori giungano prodotti ittici tracciati e di qualità, tutela gli stessi operatori del settore che operano nella legalità”.

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