Domus romana, Lombardi: “Soddisfare le esigenze di tutti”

La questione di cosa fare della domus romana venuta alla luce con gli scavi in piazza Santa Maria Cortorlandini sta alimentando un ricco dibattito in città in questi giorni. Sul punto, interviene anche Vincenzo Lombardi, responsabile del Centro Pedagogico Olistico di Lucca che auspica una soluzione in grado di soddisfare le necessità di tutti, senza per questo rinunciare a valorizzare il sito archeologico.

“Lucca è una città, come tante altre che nasconde sotto il manto stradale, secoli di storia – osserva -. Il livello stradale della città originariamente più basso dell’attuale come evidenziato dalla recente scoperta della domus romana e da altri ritrovamenti in altre zone, evidenziano una città nella città a testimonianza della ricchezza del sottosuolo cittadino. Quando ci si deve confrontare con questo tipo di realtà in genere si prendono due posizioni antitetiche. O si pensa, una volta trovati dei reperti, di interrare nuovamente tutto in quanto di ostacolo alle necessità di una città che vuole stare nel mondo, con esigenze sempre più pressanti di spazzi per parcheggi, isole ecologiche, piazze e strade a disposizione di esercizi commerciali dediti alla ristorazione, oppure al contrario fare della città un polo museale con la necessaria restrizione per i cittadini a poter usufruire di tali spazzi molto meno utilizzabili per le varie tipologie di servizi. L’impostazione del problema con questa modalità, risente della visione cartesiana della vita secondo la quale tutto è o giusto o sbagliato, bello o brutto, sano o malato e così via. Oggi sappiamo che questa visione, che resiste al tempo, è concettualmente sbagliata in quanto noi, al contrario di quello che sosteneva Cartesio, siamo al contempo buoni e cattivi, sani e malati, giusti e sbagliati. Pertanto non più l’uno o l’altro, ma l’uno e l’altro”.
“Per quanto attiene al problema dibattuto sulla stampa cittadina in questi ultimi tempi e cioè l’interramento o meno della domus romana rinvenuta – viene al punto Lombardi – a cosa porterebbe l’applicazione di questo punto di vista? Intanto ad un distinguo: come dire c’è reperto e reperto. Se gli esperti parlano di rinvenimento straordinario, noi ci dobbiamo credere, anche perché le cartografie e i documenti conservati nella biblioteca statale dicono con sufficiente chiarezza cosa ci si può aspettare continuando a scavare. Dunque, se in questa circostanza le cose stano così, allora ci dobbiamo chiedere se la tecnologia quanto e come ci viene in aiuto. In altri termini, come sarebbe possibile portare alla luce il sito, renderlo visitabile e nello stesso tempo non rinunciare al manto stradale? Ci sono svariati esempi in altre città che sembrano avere risolto questa quadratura del cerchio. Il costo economico? Certo sarebbe un’operazione costosa, da prendere in considerazione nel medio termine, ma è anche vero che un’amministrazione dura in carica 5 anni e deve essere capace di progettare il suo territorio, a partire dalla città, con una visione che sappia coniugare la tradizione con l’innovazione”. “I cospicui investimenti a Pompei ed in altri siti – conclude Lombardi – stanno dando dei ritorni straordinari anche in termini economici essendo molto aumentati i visitatori. In proporzione, dicasi lo stesso per Lucca dove il flusso turistico si indirizza sempre più a visitare torri, musei, chiese eccetera, come i numeri dimostrano. Con la Legge Franceschini e cioè la possibilità di avere uno sgravio fiscale in tre anni pari al 50% della cifra donata, si incoraggiano persone, o gruppi di persone, a mettersi insieme e partecipare a questo genere di interventi. Questa è un’occasione che può mettere tutti quanti, amministratori e cittadini, nella condizione di costruire insieme, ognuno per ciò che gli compete, una democrazia partecipata visto che attualmente, anche se solo formalmente, il cittadino non è più un amministrato ma un co-amministratore. Concludo con una citazione di Albert Camus che mi auguro sia di buon auspicio: ‘non camminare davanti a me, potrei non seguirti, non camminare dietro di me, potrei non esserti di guida. Cammina a mio fianco, ed insieme troveremmo la via’”.

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