‘La corruzione spuzza’, Cantone strega 700 persone foto

La chiesa di San Francesco gremita, questo pomeriggio (22 settembre) per la presentazione del libro La corruzione spuzza, scritto dal presidente dell’autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone e da Francesco Caringella, presidente di sezione del Consiglio di stato. Un momento coordinato dal giornalista americano – ma lucchese d’adozione – Alan Friedman e organizzato dalla scuola Imt, che ha coinvolto oltre 300 studenti degli istituti superiori cittadini e molti rappresentanti delle autorità locali. Circa 700 le persone che hanno assistito all’evento – trasmesso in diretta anche in Cappella Guinigi. In prima fila il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Luca Menesini, l’onorevole Raffaella Mariani, l’ex ministro Stefania Giannini e il prefetto Maria Laura Simonetti. 

Ad aprire i lavori è stato l’avvocato penalista Florenzo Storelli, membro del consiglio di amministrazione di Imt: “La comunità lucchese ha risposto molto bene a questo appuntamento – ha esordito osservando la platea – dimostrando un’importante sensibilità verso il tema della corruzione; credo che sia significativa, soprattutto, la presenza degli studenti e di questo voglio ringraziare Donatella Buonriposi. È nel periodo della formazione e della crescita, infatti, che si plasma la mentalità e la coscienza civile dei cittadini: la sfida della corruzione è anzitutto culturale, dobbiamo sconfiggere – spiega Storelli – un modo di approcciarsi alla realtà che vede nella persona capace di raggiungere obiettivi con furbizia un esempio. Dobbiamo dire di no a questo modello malato e riproporre, con forza e semplicità, quello della meritocrazia”. È partito dalla definizione di ‘corruzione’ così come è riportata nel vocabolario Treccani, invece, il direttore di Imt Pietro Pietrini, elencandone sinonimi e significati figurati, per poi rivolgersi agli studenti presenti con un appello: “Voi studierete, vi perfezionerete e forse sosterrete alcuni esami e concorsi per entrare a far parte della pubblica amministrazione: in quel momento vorrete essere valutati soltanto per il vostro merito. Ne avrete diritto. Tutti noi, oggi, ciascuno col ruolo che riveste, dovrà continuare a lavorare perché questo diritto vi venga garantito. Il nucleo centrale della corruzione è la disonestà. Il mancato rispetto dei valori fondanti della società civile e libera – ha commentato ancora il professor Pietrini – e la corruzione è pervasiva, colpisce qualunque ambito della vita sociale. Disonestà e corruzione arrivano persino nella scienza e questo va contro natura, poiché l’essenza stessa di uno scienziato è quella di chiedersi il perché delle cose, di perseguire la conoscenza, di difendere la verità. Sempre e comunque”. La corruzione spuzza è un’espressione utilizzata da Papa Francesco e divenuta titolo del libro di Cantone e Caringella. “Magari spuzzasse – ha esclamato, portando i suoi saluti, il procuratore della repubblica al tribunale di Lucca Pietro Suchan – perché così sarebbe immediatamente riconoscibile. La corruzione, invece, è inodore e insapore, è occulta e clandestina e mina le basi vitali della nostra vita quotidiana. Questo libro è incoraggiante – ha osservato – perché invita alla collaborazione e al rigetto morale ancor prima che giuridico del fenomeno. Sarà fondamentale che la consapevolezza della vastità del fenomeno non sia un movimento ondeggiante, come lo è stato la stagione di mani pulite alla quale è seguita una reazione opposta di delegittimazione dell’operato dei giudici. Ricordiamoci – ha concluso Suchan – che non dobbiamo mai tornare indietro”. Dovunque si provi a portare trasparenza “i risultati sono quelli di portare scontento e quando si verificano fatti eclatanti tutti chiediamo grandi controlli – ha osservato il presidente di Anac – ma dopo un po’ si chiedono mani più libere. Sta succedendo per il terremoto. Non appena si verificherà un problema, e si verificherà, o un’infiltrazione mafiosa, tutti faranno marcia indietro. Una trasparenza maggiore non fa perdere tempo, consente anzi il controllo dei cittadini su come vengono utilizzate le risorse pubbliche”. Incalzato da Alan Friedman, l’autore ha poi voluto fare il punto su quello che Tangentopoli ha significato per l’Italia: “Mani pulite fu un momento positivo per il paese ma non è stato seguito da alcun evento che potesse seminare cambiamento reale. Ha avuto un ruolo ‘darwinano’, eliminando dal sistema corrotti e corruttori meno bravi ma lasciando i più abili: è opinione persino dei magistrati protagonisti di quella stagione. Mani pulite doveva consentire al paese – ha proseguito Cantone – di identificare strumenti da mettere in campo per evitare che il fenomeno si ripetesse. In qualche caso, invece, si sono persino create le condizioni perché la corruzione si presentasse e proliferasse. La corruzione in Italia, oggi, vale 10 miliardi all’anno, ma in realtà muove molto di più”.
L’evento di quest’oggi ha avuto il patrocinio di 29 enti e istituzioni tra cui la prefettura, la guardia di finanza, l’arcidiocesi di Lucca, la camera penale, l’ufficio scolastico provinciale, gli ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti, dei geometri e degli architetti e i Comuni di Lucca, Altopascio, Camaiore, Capannori, Castelnuovo di Garfagnana, Forte dei Marmi, Porcari e Viareggio.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.