Nuovo numero per ‘Documenti e studi’ dell’Isrec

Ancora fresco di stampa il numero 42 di Documenti e Studi che si apre con un breve scritto del presidente dell’Isrec Lucca, Stefano Bucciarelli, per ricordare che l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca compie 40 anni.

Il saggio che segue, La Divisione “Garibaldi” in Montenegro, opera di un giovane collaboratore della Rivista, Stefano Lazzari, non ancora nato quando si costituiva l’Istituto storico della Resistenza di Lucca, torna a illuminare una vicenda tanto rilevante quanto poco conosciuta: la Resistenza italiana all’estero e nello specifico la pagina relativa alla divisione italiana Garibaldi in Montenegro. Partigiani con le stellette, partigiani scomodi destinati a essere guardati con sospetto sia dalla storiografia militare, sia da quella ispirata dal reducismo militante.
Ai primi anni del fascismo a Lucca ci riporta un interessante lavoro di Nicola Del Chiaro, L’Edera con il Littorio. “Retaggio”: un ambizioso periodico mazziniano fascista (Lucca, agosto – dicembre 1924), che ripercorre la storia di una testata provinciale che ebbe una vita breve ma significativa. Se la sua esistenza coincise appena con i mesi della crisi del regime determinata dall’omicidio Matteotti, pure testimonia di un dibattito interno al fascismo provinciale e nazionale finora appena sfiorato dagli storici. Sempre a Nicola Del Chiaro si devono poi altri due importanti contributi, particolarmente significativi in questo anno centenario della vicenda di Caporetto e della preparazione agli esiti finali del conflitto che inaugura il “secolo breve”. Si tratta di due passi, convenientemente tradotti, provenienti dal dal libro da A history of great war 1914 – 1918 di Charles Robert Mowbray Fraser Cruttwell (1887-1941), storico e militare inglese, acuto osservatore di parte anglosassone delle modalità con cui il nostro Paese condusse la durissima prova del primo conflitto mondiale.
Alla storia della cultura locale e nazionale, tra letteratura e politica, appartengono i saggi di Stefano Bucciarelli, 1947, il Premio Viareggio alle Lettere dal carcere di Gramsci: echi e retroscena di una svolta; di Armando Sestani, Il funerale di un “perfetto” solitario, Carlo Cassola trent’anni dopo, arricchito da dodici inediti, commossi, scatti fotografici dell’estremo saluto al letterato romano scomparso a Montecarlo di Lucca appunto trent’anni fa; di Klaus Voigt, Due poesie di Ludwig Greve, che attraverso la traduzione di due testi poetici sconosciuti in Italia dello scrittore tedesco Ludwig Greve, ripropone la vicenda dell’occupazione tedesca di Lucca e del prezioso operato in quell’anno terribile di fratel Arturo Paoli e dei Padri Oblati. Nascosto, assistito materialmente e confortato moralmente, Greve manterrà per tutta la vita un ricordo grato, lucido e intenso di quell’esperienza che rielaborerà nel libro, Un amico a Lucca. Ricordi d’infanzia e d’esilio, 2006, e in maniera più concentrata nei versi che compaiono nelle pagine di questo numero.
Originale per l’assunto il lavoro di Roberto Pizzi, L’aria della città rende liberi. Le Cittadinanze onorarie del Comune di Lucca: finalmente conosciamo il nome dei lucchesi diventati tali in virtù dei loro meriti e delle loro benemerenze. Lasciando adito, però, confessiamolo, a più di un motivo di perplessità.
Di Giuliano Rebechi Le impronte della guerra, primo capitolo del secondo volume del suo lavoro su La Cooperativa di Consumo di Pietrasanta. Fatti, uomini e idee del Novecento versiliese (1945-1967), la cui pubblicazione è prevista per il 2018.
Carlo Rey Lacsamana, giovane intellettuale filippino residente a Lucca, presente già da alcuni numeri sulle pagine di Documenti e Studi, propone il saggio, L’educazione nel tempo del caos, utile per le straordinarie consonanze tra i problemi educativi del passato recente del suo paese con quelli attuali del nostro.
Alcune recensioni librarie chiudono questo nutrito 42/2017 di Documenti e Studi, che si può richiedere all’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Provincia di Lucca a Palazzo Ducale (telefono 0583.55540).

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