L’architettura toscana contemporanea in Santa Caterina foto

È stata inaugurata questo pomeriggio (13 dicembre) nella chiesa di Santa Caterina, la mostra con le opere insignite di riconoscimenti e menzioni speciali, nell’ambito della prima edizione del Premio Architettura Toscana, volta a valorizzare le migliori architetture realizzate sul territorio regionale dal 31 gennaio 2012 all’1 febbraio 2017. A valutare le opere candidate è stata una giuria composta da uno storico dell’architettura, tre progettisti e un sociologo: Marco De Michelis, Simone Sfriso, João Luís Carrilho da Graça, Sandy Attia e Guido Borelli.

A presentare l’esposizione, che rimarrà visitabile fino al 30 dicembre a ingresso libero, è stato l’architetto Lorenzo Ricciarelli, consigliere con delega alla cultura dell’Ordine di Lucca. “Dobbiamo recuperare la magia e lo stupore della nostra professione – ha affermato rivolgendosi ai molti colleghi presenti – e tornare a emozionarci per poter emozionare chi legge i nostri progetti. È attraverso la qualità del nostro vedere oltre, del nostro pensare spazi e città, che potremo riaffermare con tenacia la credibilità del nostro essere architetti nella società dell’oggi. Abbiamo ancora molto da dire e da dare e questa chiesa, in cui è la pittura a creare l’architettura, è un buon punto di ripartenza e di ispirazione”. Santa Caterina, splendido esempio di barocco a Lucca, è stata restaurata grazie all’impegno del Fai che ha contribuito all’organizzazione della mostra. A fare gli onori di casa anche la presidente della delegazione lucchese Maria Talarico, che ha sottolineato il bisogno di vivere gli spazi di ieri contaminandoli con le energie della creatività dell’oggi. Tra i molti volti attenti anche l’assessore all’urbanistica del Comune di Lucca, Serena Mammini, che proprio insieme all’Ordine degli architetti ha promosso gli incontri del ciclo Urbanistica come cultura. Il Premio Architettura Toscana, suddiviso in cinque sezione tematiche, ha assegnato altrettanti primi premi, illustrati nei pannelli in mostra in Santa Caterina. A vincere per le opere prime è stato il progetto della piazza dell’Immaginario di Prato, realizzato da Olivia Gori; Guido Canali, invece, si è aggiudicato il primo premio per il miglior allestimento d’interni, con il lavoro fatto per il museo delle statue steli lunigianesi di Pontremoli; la nuova costruzione che più ha convinto, invece, è la cantina Podernuovo di San Casciano dei Bagni, firmata dall’architetto Massimo Alvisi; è stato giudicato miglior recupero il nuovo museo degli Innocenti di Firenze, realizzato da Carlo Terpolilli; infine, la riorganizzazione dello spazio urbano di piazza dei Tre Re a Firenze è valsa il primo premio a Chiara Fanigliulo.

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