Il genio in opera, nuovo ciclo di proiezioni dedicato ai maestri della storia dell’arte

La Fondazione Ragghianti propone un nuovo ciclo di proiezioni sull’arte. Grazie alla collaborazione con l’Opera del Duomo – Centro di arte e cultura e Lucca Film Festival – Europa Cinema, con il sostegno di Artemachina, a partire da sabato (13 gennaio) prende il via la rassegna Il genio in opera. L’arte sullo schermo, dedicata a grandi esponenti della storia dell’arte occidentale dal Rinascimento al XX secolo, che si terrà a Lucca nella sala conferenze Vincenzo Da Massa Carrara del complesso monumentale di San Micheletto e nel salone del vescovato (in piazzale Arrigoni). Tiziano e Raffaello, Michelangelo, Monet e Toulouse-Lautrec, Van Gogh e Gauguin, Matisse e Picasso sono i protagonisti di questo percorso audiovisivo d’eccezione.

Nel solco tracciato da Carlo Ludovico Ragghianti, teorico e pioniere dell’utilizzo del mezzo audiovisivo come strumento per illustrare l’opera d’arte e il processo creativo che la genera, Il genio in opera raccoglie una serie di documentari di alta qualità, alla cui realizzazione hanno contribuito storici dell’arte internazionali e prestigiose istituzioni museali e di ricerca.
Il ciclo di proiezioni è incentrato su uno specifico format, della durata complessiva di un’ora, che prende spunto dall’opera di un artista per illustrarne il percorso e la biografia, dalla formazione culturale alle influenze, analizzando le scelte tecniche, i rapporti con la committenza e gli avvenimenti politici, sociali e culturali del tempo.
Si inizia sabato (13 gennaio) alle 17,30, nella sala conferenze Vincenzo Da Massa Carrara, in San Micheletto, con due filmati dedicati rispettivamente a Raffaello Sanzio e a Tiziano Vecellio, due protagonisti del Rinascimento, che hanno influenzato con il loro stile le generazioni artistiche successive. Il primo, nato a Urbino nel 1483, rappresentante di quella temperie culturale e artistica che ha nel disegno lo strumento cardine del processo creativo, che da Firenze si sprigionò nel resto dell’Europa; l’altro, Tiziano, paladino colorista che elesse Venezia a luogo di residenza e lavoro, lontano dagli influssi di Roma e aperto all’Oriente.
Il documentario su Raffaello prende spunto dall’amicizia dell’artista urbinate con Baldassar Castiglione, e dal ritratto a lui dedicato, per illustrare l’opera del maestro, i suoi rapporti artistici, la filosofia e l’arte del periodo. Il legame con il maestro-collega Giorgione e la vivace atmosfera culturale di Venezia sono invece i riferimenti da cui prende avvio l’originale documentario su Tiziano. Si prosegue giovedì 18 gennaio, alle 18 nel Salone dell’Arcivescovato, con un appuntamento dedicato a Michelangelo e in particolare alla Cappella Sistina e alla Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo a Firenze (di cui ricorre il cinquecentesimo anniversario dell’incarico, conferito al Buonarroti il 19 gennaio 1518). Monet e Toulouse-Lautrec (sabato 3 febbraio alle 17,30 nel salone dell’arcivescovato) sono i protagonisti della proiezione successiva, seguiti da Van Gogh e Gauguin (sabato 10 febbraio alle 17,30 nel salone dell’arcivescovato).
Chiudono il ciclo due grandi figure dell’arte moderna come Picasso e Matisse, sabato (17 febbraio) alle 17,30 nella sala conferenze Vincenzo Da Massa Carrara. Tutti gli incontri sono a ingresso libero.

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