I misteri della psiche umana in una mostra della pittrice lucchese Eleonora Rossi in Fondazione Bml

Un viaggio nei misteri della psiche umana nelle tele di Eleonora Rossi. Inaugura domai (10 maggio) alle 18 nelle sale del palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) la personale della pittrice e restauratrice lucchese Eleonora Rossi dal titolo Le libere donne di Magliano dall’omonimo romanzo autobiografico di Mario Tobino. La mostra, realizzata con il patrocinio della Fondazione Mario Tobino, presenta una serie di opere in cui verrà affrontato il tema della follia, attraverso la rappresentazione di ritratti dell’animo ispirati ai malati di mente e alle loro drammatiche condizioni di vita. Un viaggio nel mistero della psiche umana, ove il delirio diviene verità, la dannazione innocenza, il dolore forte sentimento.

Eleonora Rossi dipinge fin dalla più tenera età. Frequentato l’Istituto d’Arte Augusto Passaglia di Lucca, la passione per il restauro diviene la professione parallela alla pittura. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche: è presente con mostre personali, collettive e rassegne d’arte in varie città italiane ed estere. “Una mostra concepita per vedere e per riflettere, una galleria di ritratti di volti femminili che condensano nelle loro crude fisionomie tutta la terribile condizione delle pazienti psichiatriche, ognuna rappresentata secondo le distorsioni espressive provocate dal proprio disturbo. Come le urla di dolore e rabbia costituiscono il sottofondo alla scrittura di Tobino, allo stesso modo si può dire per queste opere di Eleonora: qui i volti incarnano verità di destini dolenti, qui le deformazioni facciali sono drammatiche, come specchi di verità indicibili, come eco ossessiva di un dolore lancinante e senza fine; qui le donne figlie del nulla, della lacerazione e dell’incubo, trovano nei visi e nei gesti il luogo eletto dell’espressione, il riflesso del grido inascoltato e dello spasmo disarmante.”, scrive il curatore della mostra, il critico d’arte Marco Palamidessi.
La mostra sarà accompagnata da Sospesa, una colonna sonora originale scritta appositamente dal compositore della Cluster Gianmarco Caselli. Il brano si ispira alle atmosfere che il musicista ha respirato quando, anni fa, partecipò a una visita all’ex manicomio di Maggiano. Sospesa è un pezzo di musica elettronica, scritto con sintetizzatori, tastiere e formule numeriche che originano forme d’onda. “Nelle formule numeriche ho utilizzato anche date significative di Tobino, dalle quali sono scaturite determinate sonorità che si sono poi sposate con quelle derivanti dalla ricerca personale e dal gusto estetico. È una sorta di viaggio: dall’isolamento, dalle risonanze da altro mondo iniziali, alle sonorità più melodiche della conquistata libertà finale.”, spiega Caselli.
Diverse le personalità del mondo dell’arte e della cultura che hanno contribuito a vario titolo al catalogo, con testi dedicati alla pittura di Eleonora Rossi: Marco Palamidessi, curatore della mostra; il maestro Antonio Possenti, Isabella Tobino, della Fondazione Mario Tobino e nipote del grande medico-scrittore; il pittore Giampaolo Bianchi, lo scrittore Davide Sallustio, il professor Mario Di Fiorino, direttore del dipartimento di salute mentale della Usl 12 Versilia; il professor Enrico Marchi, psichiatra e psicoterapeuta già direttore dei servizi psichiatrici Asl 2 di Lucca; Gianmarco Caselli, compositore dell’associazione Cluster che ha ideato la colonna sonora dell’esposizione; Andrea Buscemi, noto attore, conduttore televisivo e regista teatrale che da tempo e con successo sta portando in scena proprio Le libere donne di Magliano, un sentito omaggio a Mario Tobino e all’universo femminile, tra forza e fragilità, determinazione e follia. A ingresso libero, l’esposizione resta aperta fino al 2 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13, 15,30-19,30. Per info: www.fondazionebmluccaeventi.it e info@fondazionebmluccaeventi.it.

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