Seravezza, inaugurata la mostra sulla scuola di Staggia – Ft foto

Si è aperta ieri sabato (5 luglio) a Seravezza in Versilia con una grande partecipazione di pubblico, la mostra Le vie del sole. La scuola di Staggia e il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia che rimarrà aperta nel Palazzo Mediceo (Patrimonio mondiale Unesco) fino al prossimo 7 settembre. Il percorso espositivo presenta oltre 60 opere tra cui molte inedite frutto di un lavoro di ricerca che getta nuova luce su un periodo ancora poco conosciuto e studiato ma che rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della pittura del paesaggio in Toscana e in Italia. Un gruppo di pittori che dal 1853 nella campagne di Staggia vicino Siena, si riunirono intorno ai pittori di origine ungherese Carlo Markò junior e a suo fratello Andrea abbandonando un approccio accademico al paesaggio, per anticipare una visione più personale, intima e quotidiana della natura che culminerà poi nel movimento dei macchiaioli.

Le foto dell’inaugurazione

Questo gruppo di artisti furono definiti nel 1873 da Telemaco Signorini come Scuola di Staggia e che secondo i ricordi dello stesso artista tentarono Le vie del sole. Molte dei dipinti provengono da musei e gallerie prestigiose come la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museo di Brera, Museo Stibbert, il Museo Civico di Pistoia e il Museo di Capodimonte (Napoli). Tra le opere più interessanti e inedite Il castello di Staggia di Alessandro La Volpe (1863) restaurato per l’occasione, l’enorme tela realizzata da Andrea Markò come fondale scenico del locale teatro che rappresenta la Disfida di Barletta (1869) e I funerali di Buondelmonte (1861) di Francesco Saverio Altamura che rappresenta uno dei primi esempi di integrazione tra un episodio storico in il paesaggio azzerando l’antica superiorità fra pittura di storia e pittura quella naturale. Inoltre per la prima volta in Italia sono esposti sei straordinari dipinti (prestati da un collezionista privato), di artisti francesi protagonisti della scuola di Barbizon che furono tra i primi ad rinnovare la pittura del paesaggio e che ispirarono i pittori di Staggia. Vi allego il comunicato stampa generale e qualche immagine dell’inaugurazione a cui hanno partecipato il sindaco di Seravezza Ettore Neri, il direttore della Fondazione Terre Medicee Franco Carli, Carlo Sisi presidente del comitato scientifico della mostra, già direttore della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze e storico dell’arte tra i massimi esperti di arte italiana e straniera dell’Ottocento, la curatrice Nadia Marchioni. Nella foto sono davanti ad una delle opere, Monte Forato di Andrea Markò del 1871 che sottolinea lo stretto legame tra questi artisti e il paesaggio apuo versiliese e in particolare Seravezza come dimostra la grande tela realizzata sempre da Andrea Markò nel 1869 come fondale scenico del locale teatro Dei Costanti, opera che è stata riscoperta proprio per questa occasione ed esposta nella prima sala della mostra. info: www.terremedicee.it.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.