Sgarbi incantato dall’arte a Lucca: città viva e democratica foto

Dopo la tappa pisana del mese scorso, Sgarbi ha fatto visita a Lucca ieri (9 febbraio), nella sala Ademollo di Palazzo Ducale, a raccontare i Tesori di Lucca in una sala gremita di gente. Il tour è stato promosso dal circolo culturale Filippo Mazzei. Il critico d’arte è stato protagonista di un viaggio tra parole e immagini della città attraverso la descrizione di una ventina di fotografie di monumenti, opere d’arte, tele e tesori lucchesi. Da Ilaria del Carretto (scultura funebre di Jacopo della Quercia che Sgarbi cita spesso nei suoi saggi e nei suoi racconti) alla cinta muraria cinquecentesca, dal Volto Santo nella cattedrale di San Martino alla Torre Guinigi, passando dalle piazze più belle e alle innumerevoli chiese romaniche. Sgarbi è stato introdotto dalla giornalista fiorentina Carlotta Romualdi; presenti Umberto Buratti in rappresentanza della Provincia di Lucca, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli, i soci fondatori del circolo Mazzei di Pisa. Il sostegno a questo talk-show lucchese è arrivato anche da Azimut investimenti e Amandla Production.

Uno Sgarbi fin da subito frizzante ha iniziato a parlare di fumetti e, dulcis in fundo, ha paragonato ad alcuni personaggi fumettistici, politici come Berlusconi e Renzi. Si è scagliato contro la Raggi per come amministra Roma e ha lanciato stilettate nei confronti di Rosy Bindi. E poi è arrivato l’attacco diretto verso l’ex presidente del Senato, il lucchese Marcello Pera: “Da presidente del Senato è diventato un verdiniano – ha chiosato Sgarbi -. Incredibile”. Sottolineando la parola verdiniano.
Dopo questa fase iniziale che ha visto dominare l’istinto anarchico, contro il potere, che caratterizza lo Sgarbi di tutti i giorni, il professore ha iniziato a parlare di arte e ha regalato al numeroso pubblico una massiccia dose di cultura artistica.
“Da sempre ho un grande amore per Lucca – ha detto Sgarbi -. Lucca è una città viva”. Il critico d’arte ha ripercorso i suoi studi giovanili, come è arrivato ad ammirare l’arte lucchese, di cui ha sottolineato alcuni passaggi caratteristici e fondamentali. “Intanto guardiamo attentamente questa sala – ha fatto notare il professor Sgarbi – e soffermiamoci sulle opere del grande Ademollo: è subito evidente il suo stile fumettistico che mi attrae ancora oggi”.
Cos’è che ha colpito l’immaginazione dello Sgarbi viaggiatore? “A Lucca – ha sottolineato il critico d’arte – c’è un anfiteatro bellissimo, particolare, unico nel mondo per la sua conformazione. Per non parlare dei due esempi illustri di romanico italiano: la cattedrale di San Martino e la Chiesa di San Michele, che ha un romanico davvero particolare. Per non parlare – si è soffermato in particolare Sgarbi – del Cristo nero in San Martino. Lucca è l’unica città ad averlo. È bellissimo. Questa città è la più democratica del mondo, questo è il segno del Cristo universale, che non fa distinzioni; questo è il vero cristianesimo e lo avete voi a Lucca”.
Verso la conclusione del suo intervento, Sgarbi ha lanciato la notizia del suo imminente impegno civile: “Queste mie tappe itineranti – ha annunciato Sgarbi – sono l’embrione di un movimento culturale e civico da estendere in tutta Italia per una rinascita vera del nostro Paese. Basta preudo-movimenti che non servono a nulla, creati dai soliti personaggi usurati. Nel simbolo di questo movimento comparirà proprio la scritta ‘Rinascimento’ con sotto il mio nome. Rinascimento, parola storica, culturale e significativa, sta ad indicare proprio la rinascita dell’Italia. I punti programmatici saranno chiari, semplici, alla portata di tutti. In prospettiva, se l’esperimento andrà bene, il movimento potrà diventare anche politico e mi dicono che, grazie al mio nome, avrà già il 4,5 %”. Vedremo dunque il professor Sgarbi in politica, magari candidato nel 2018?

Mirco Baldacci

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