Parsons Dance, l’energia che incanta il Giglio

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Ha fatto tappa al Teatro del Giglio ieri (22 marzo) la compagnia di danza moderna di New York che deve il nome al suo direttore artistico, David Parsons. Quattro ballerini e quattro ballerine internazionali, tra le quali l’italiana Elena D’Amario, hanno offerto uno spettacolo carico di energia e di grazia attraverso il linguaggio universale del corpo. La Parsons Dance, in un incedere fluido, impetuoso e gioioso, ha affascinato il pubblico con coreografie capaci di tenere insieme stili e culture diverse.

Una tecnica impeccabile, figlia di un lavoro quotidiano e faticoso degli artisti, e il sapiente uso delle luci del lighting designer Howell Binkley (vincitore del Tony Award, famoso premio americano per il teatro), hanno esaltato una narrazione fatta di movimenti, sguardi, linee che si intrecciano e che esprimono assoluta, liberatoria, leggerezza. Come in un incantesimo, lo spettatore ha accettato di fidarsi e di abbandonarsi a ritmi capaci di sublimarsi in riti, sacri come è sacro il corpo che li celebra, su note ora classiche ora rock, tra ritmi popolari e suoni ancestrali, tribali. Sarah Braverman, Ian Spring, Elena D’Amario, Geena Pacareu, Omar Romàn de Jesùs, Eoghan Dillon, Zoey Anderson, Justus Whitfield – questi i nomi degli otto giovani artisti che con generosità si sono esibiti per quasi un’ora e mezzo, in una scenografia nuda e perfetta nel suo accogliere la luce e il movimento. Bellissima la coreografia fatta di sole mani, che, illuminate, emergevano dal buio giocando, piroettando, raccontando. Fare esperienza della Parsons Dance significa farsi attraversare e contagiare dalla vitalità e dalla determinazione, significa appropriarsi, con umana sfrontatatezza, della sfida alla forza di gravità che i ballerini lanciano e sembrano vincere, salto dopo salto, volo dopo volo. 
La Parsons Dance dal 1985 persegue la missione di trasmettere positività arricchendo il pubblico di tutto il mondo con un repertorio di oltre 75 opere coreografiche dello stesso David Parsons e continuando a produrre sempre nuovi brani. La compagnia invita spesso coreografi affermati per rimettere in scena lavori classici ma commissiona lavori anche a giovani coreografi americani tramite il nuovo progetto GenerationNow Fellowship. Questo percorso annuale di formazione di David Parsons culmina nella messa in scena del brano scelto nella stagione di Parsons Dance al Joyce Theatre e nell’inserimento nel repertorio di tour della compagnia nell’anno successivo. Oltre al lavoro coreografico e alle performance, la Parsons Dance è impegnata per lo sviluppo dell’esperienza artistica del pubblico di tutte le età e di tutti i livelli. Parsons Dance offre regolarmente opportunità di sensibilizzazione tra cui discussioni post-spettacolo, masterclass, prove aperte e showcase. Parsons Dance offre programmi di studio estivi per ballerini professionisti e pre-professionisti che attirano studenti a New York da tutti gli Stati Uniti e da diversi paesi stranieri.

 

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