A Villa Bottini la mostra di opere di Liberatore

Paesaggi, nature morte, ritratti, giochi di tonalità di colore e una musa davvero molto speciale che è sempre riuscita a tirar fuori dal suo carattere riservato e un po’ ombroso anche tantissima dolcezza. Sarà inaugurata sabato (25 marzo) alle 17 tra le bellissime sale di Villa Bottini l’attesissima mostra in onore di Fausto Maria Liberatore, l’artista lucchese – nato in via della Zecca ma sempre vissuto in Versilia – che ha scritto alcune tra le più grandi pagine dell’arte ma anche della storia e della cultura del nostro ‘900.
La mostra, che rappresenta forse la prima importante antologica dell’artista scomparso ormai da tredici anni, è stata esposta in precedenza anche a Massa e a Viareggio – nelle sale di Villa Argentina – e il ciclo di eventi si concluderà in pompa magna nella città natale dell’artista: la mostra ospiterà infatti, fino al 25 aprile, oltre 150 opere appartenenti anche a collezioni private che racchiudono tutti gli stili e i ‘periodi’ del pittore. Un’occasione, nata dal desiderio della famiglia e degli amici più cari, che contribuirà ad arricchire il panorama culturale e artistico della città offrendo a cittadini e turisti la visione di opere pittoriche davvero molto significative.

“Aspettavo questo momento da tempo – dice il sindaco Tambellini – perché questa mostra è un momento davvero molto importante per la nostra città. Liberatore è stato una figura fondamentale non solo nell’arte ma anche nella politica ed è giusto che Lucca renda merito alla sua memoria. Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona molti anni fa – racconta il sindaco – e le sue opere mi impressionarono davvero molto: mi auguro che la mostra abbia tanto successo perché sono sicuro che i visitatori rimarranno sorpresi e si renderanno davvero conto della grandiosità di questo grande artista e uomo”.
A ricordare la grandiosità di questo grande artista lucchese anche Daniele Lucchesi dell’associazione Quattro Coronati e Lorenzo D’Andrea, pittore e amico di Liberatore presenti, insieme alle figlie dell’artista, all’assessore al turismo Giovanni Lemucchi, all’artista Claudio Poleschi e alla rappresentante dell’associazione Fai Lucilla Benvenuti, alla presentazione della mostra tenutasi questa mattina (23 marzo) in Comune di Lucca.
“Siamo stati amici per ben trent’anni – racconta Lorenzo D’Andrea – per me non è stato solo un grande pittore ma un vero e proprio maestro di vita. Era una persona che non si voleva mostrare, colmo di uno strano pudore che si è portato dietro per tutta la vita. La sua più grande musa e modella è stata Anna, la moglie, che ha sempre voluto raffigurare nei suoi quadri. Quando purtroppo è venuta a mancare ha avuto anche altre modelle ma si percepiva che non era la stessa cosa, che l’affetto con cui le ritraeva non era lo stesso. Un grande amico ma anche un grande uomo”.
E questa sua particolare riservatezza vive ancora oggi nei ricordi delle figlie: “Questo suo carattere non ha giovato molto nei rapporti familiari – racconta Anna Maria – ma dopo anni mi sono resa conto che la sua riservatezza, il suo pudore, il suo voler rimanere in ombra è un valore grandissimo che oggi purtroppo è molto raro. Non era un uomo timido, semplicemente non si vendeva. E noi figlie, quasi peggio di lui, per anni abbiamo tenuto i suoi quadri chiusi in un cassetto. Adesso – dice – è arrivato il momento di tirarli fuori”.
La mostra avrà un sostegno speciale anche da parte dell’associazione Fai di Lucca che sarà presente, con i suoi volontari, per a dare una mano all’apertura. Saranno coinvolti, inoltre, anche gli studenti dell’Isi Pertini dell’indirizzo turistico impegnati a Villa Bottini grazie a progetti di alternanza scuola/lavoro e stage formativi.
“La mostra verrà esposta per tutto il mese di aprile – dice l’assessore Lemucchi – proprio per l’apertura della stagione turistica, per far sì che anche i turisti possano vedere queste magnifiche opere. La location è ideale e dal forte valore simbolico, ci sono tutti gli elementi per un grande successo”.
E parlando di location chissà, forse molto presto potremo visitare mostre d’arte contemporanea anche nelle stanze di Palazzo Guinigi…

Cenni biografici – Fausto Maria Liberatore nasce a Lucca il 17 dicembre 1922, muore il 22 marzo 2004 nella sua casa a Lido di Camaiore. Comincia a dipingere molto preso, introno a quindici anni. Il ‘mestiere’ di pittore, come scelta fondamentale, avviene nel 1941, al ritorno a Lucca dalla Libia, in piena guerra. Impara gli elementi essenziali del mestiere nello studio del pittore e scultore Codino. Appena terminata la guerra Liberatore incontra lo scrittore Enrico Pea che gli sarà maestro e amico. Attraverso Pea arricchisce i suoi interessi culturali e civili, entra in contatto con Carrà, De Grada e Treccani che gli organizzano la sua prima importante mostra personale a Milano. Negli anni la sua attività artistica si intreccia sempre più con l’impegno alla partecipazione alla vita politica e civile del paese ma dal 1963 inizierà a dedicarsi quasi esclusivamente alla pittura. In quell’anno il Premio Letterario Viareggio gli organizza una mostra che sancirà in maniera definitiva il passaggio alla vita piena d’artista. La biografia di Fausto Maria Liberatore è segnata dalla sua attività, dal calendario delle mostre tenute nelle principali città italiane, dal suo sforzo di esercitare il mestiere di pittore senza mai estraniarsi dalle cose che amava, dal suo impegno e partecipazione alla vita umana e civile.

Ingresso libero alla mostra da martedì a domenica, dalle 11 alle 19.

Giulia Prete

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