Alla Fondazione Banca del Monte la presentazione del nuovo numero di Limes

La prestigiosa rivista di geopolitica Limes ha scelto Lucca per presentare ufficialmente la nuova pubblicazione di maggio.
A chi serve l’Italia è il titolo dell’incontro, aperto al pubblico e ad ingresso gratuito, organizzato in collaborazione tra Comune di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca che si terrà venerdì (26 maggio), alle 21, all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (in piazza San Martino, 7).

I lavori, coordinati dall’assessore alla sicurezza del Comune di Lucca Francesco Raspini, prenderanno il via alle 21 con i saluti del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e di Oriano Landucci, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
La serata alla quale parteciperanno due importanti esponenti della redazione di Limes, Fabrizio Maronta, redattore e responsabile delle relazioni internazionali e Dario Fabbri, consigliere scientifico e coordinatore per l’America, sarà l’occasione per interrogarsi sulla valenza strategica del nostro paese per gli attori esterni (europei e non) e sulla capacità dell’Italia di spendere a proprio vantaggio il suo peso geopolitico.
Limes, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo, è stata fondata nel 1993 ed è uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa. La data di fondazione è già in sé significativa: Limes nasce subito dopo il crollo del Muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, in una fase di straordinari cambiamenti geopolitici in Europa e nel mondo.
A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull’incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L’essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.

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