A Campo Marte altri 14 posti letto di cure intermedie foto

Quello della sanità territoriale è da sempre una spina nel fianco del modello dell’intensità di cura su cui si reggono i quattro nuovi ospedali toscani e quindi anche il San Luca. Oggi (12 ottobre) tuttavia, proprio a Lucca, un importante passo è stato mosso per colmare quel “gap”, una sorta di diffrazione fra la degenza ospedaliera e il territorio, evidenziata, nonostante gli sforzi, dall’inaugurazione del monoblocco. Il trait d’union sono le cure intermedie, un termine dal significato piuttosto ampio che secondo la direttrice generale dell’Asl Toscana Nord ovest, Maria Teresa De Lauretis, realizzeranno compiutamente, con l’attivazione di altri 14 posti letto al Campo di Marte a partire da lunedì prossimo (16 ottobre), la Casa della Salute all’ex ospedale.

Offrendo una risposta mirata e, quel che più conta, personalizzata ai pazienti con malattie croniche.  Il taglio del nastro del secondo modulo di letti, che si aggiungono ai 14 già attivati nel settembre del 2014, in una fase cruciale come quella dell’entrata in funzione del nuovo ospedale, si è svolto stamani (11 ottobre) alla cittadella della salute, dove anche l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi, ne ha ribadito l’importanza, “perché – ha detto – senza la sanità territoriale non funziona il modello per intensità di cure”, su cui si fonda il nuovo ospedale. Ventotto letti al Campo di Marte sono un “obiettivo finalmente raggiunto” per il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che insieme ai vertici dell’Asl e ai consiglieri regionali del Pd, Stefano Baccelli e Ilaria Giovannetti, stamani presenti all’inaugurazione, ha seguito l’iter che ne ha portato, come promesso, all’attivazione entro questo autunno.
“Con i nuovi 14 posti letto al Campo di Marte – ha spiegato il dottor Luigi Rossi, responsabile della zona distretto Piana di Lucca – il numero di quelli disponibili arrivano a 46”. Fanno, infatti, ‘tandem’ con i moduli del ‘vecchio’ ospedale i 14 posti letto alla Casa della Salute di Marlia e gli altri 4 disponibili alla Rsa Il Sole, nel comune di Altopascio. Il punto è stato fatto nel corso di una visita alla presenza anche di Umberto Quiriconi, presidente dell’Ordine dei medici, e seguita alla benedizione dei nuovi locali, officiata dall’arcivescovo Italo Castellani. Gli ambienti riqualificati del Campo di Marte sono dotati di tutti i comfort per la degenza e l’assistenza ai pazienti, che verranno gestiti dal personale infermieristico e medico in ‘rete’, monitorati anche da un sistema in grado di fotografare l’attività del centro in tempo reale. Indicando degenti effettivi, degenti in dimissione o per i quali è necessaria una proroga del ricovero.
Certo, è soltanto un inizio. Ma i numeri raggiunti su questo fronte “collocano la Piana di Lucca – ha aggiunto ancora Rossi – ai vertici in Toscana per l’attenzione alle cure intermedie”. “Che sono indispensabili a fornire una migliore assistenza al paziente – ha spiegato durante la visita al nuovo modulo al Campo di Marte l’assessore Stefania Saccardi -, per evitare da un lato ricoveri impropri in ospedale, e dall’altro personalizzare il percorso del paziente”. “Le cure intermedie – ha aggiunto il direttore generale dell’Asl Toscana Nord ovest – servono proprio a questo: a creare un ponte tra l’ospedale e il territorio, ma anche ad un diverso approccio nei confronti del paziente cronico stesso al quale viene presentato un ventaglio di possibilità, a seconda delle esigenze: dall’assistenza sul territorio alla degenza in cure intermedie”.
Di strada resta ancora da farne. Lo ammettono sia l’assessore regionale che la direttrice generale, mentre il sindaco Tambellini si augura “che questo sia soltanto il primo passo verso un potenziamento ulteriore dell’assistenza territoriale – ha detto al taglio del nastro -: non c’è soltanto un problema di degenza ospedaliera. Questo è un centro che deve andare ad integrarsi con la sanità territoriale”, “che è – ha sottolineato ancora De Lauretis – la vera sfida per rendere ancora migliori i servizi”. “Finalmente – ha osservato il consigliere regionale Stefano Baccelli – il secondo modulo di cure intermedie alla Cittadella della Salute di Campo di Marte è realtà. Una gran bella notizia, tanto attesa quanto importante, frutto di un ottimo lavoro di squadra. È il risultato anche del breve ma intenso percorso che prima dell’estate abbiamo svolto assieme al sindaco di Lucca ed agli altri Sindaci della Piana per raccogliere da sindacati, medici, infermieri e da tutti coloro che lavorano quotidianamente nel settore, l’indicazione delle priorità da perseguire per migliorare la sanità lucchese. E questa era a tutti gli effetti la priorità delle priorità, l’attivazione di 14 nuovi posti letto per quei degenti che una volta dimessi dal San Luca non sono ancora in condizione di tornare a casa, in attesa della piena guarigione. Un’esperienza vissuta da tante famiglie e quasi sempre con enormi difficoltà, trattandosi di persone che hanno sì superato la fase acuta della malattia ma necessitano ancora di cure sanitarie e di un luogo protetto ed accogliente dove trascorrere la convalescenza. Per tutto ciò ringrazio l’assessore Saccardi e la direttrice De Lauretis per aver mantenuto un impegno tanto atteso dalla nostra comunità, il sindaco Tambellini e i sindaci della Piana  di Lucca che hanno tutti  dato un grande supporto per raggiungere quest’importante obiettivo”.
La struttura delle cure intermedie dove tra poche ore saranno complessivamente attivi 28 posti letto si fonda su una gestione molto articolata, ‘intermedia’ per l’appunto fra la gestione ospedaliera e l’assistenza sul territorio. Per questo la struttura è dotata di una centrale operativa specifica che gestisce anche gli interventi di infermieri e medici di famiglia sul territorio. Tra l’altro a Lucca uno specifico ‘software’ riesce a fotografare in tempo reale la situazione della disponibilità di letti sul territorio, sia quelli disponibili al Campo di Marte, che quelli alla Casa della Salute di Marlia o alla Rsa di Altopascio, con una integrazione anche con l’ambito della Valle del Serchio e della Garfagnana. In questo modo, e in tempo reale, il personale incaricato della presa in gestione dei pazienti ha una fotografia completa dei pazienti degenti in cure intermedie – si va da una media di 7 giorni fino ai 21, salvo casi di proroghe – e dei posti disponibili per eventuali nuovi ricoveri.
Tra l’altro, le percentuali di occupazione dei letti parlano di una attività crescente per le cure intermedie, con medie di utilizzo sempre superiori all’80%, dal momento dell’attivazione. Sono infatti aumentati progressivamente i pazienti presi in carico: una tenenza che è diventata ancora più rilevante nel 2017. Infatti, mentre nel 2015 erano stati inseriti nei 27 posti letto di cure intermedie della Piana di Lucca 550 pazienti, nel 2016 sono stati inseriti 528 utenti. Ma nei primi 8 mesi dell’anno in corso i pezzenti delle cure intermedie sono arrivati ad essere già 532. Da gennaio ad agosto scorso, in particolare, la percentuale di occupazione dei posti letto delle cure intermedie è stata al Campo di Marte del 92,65%, con 255 pazienti presi in cura. A Marlia è stata dell’80,95% con 216 pazienti, alla Rsa Il Sole del 79,01%, con 61 pazienti gestiti.
“Dati – ha osservato ancora l’assessore regionale Saccardi – che rendono conto di quanto fossero necessari questi nuovi 14 posti letto. Ci siamo presi un impegno preciso e lo abbiamo rispettato. Sul territorio eravamo rimasti indietro, ma abbiamo lavorato molto e stiamo continuando a lavorare per potenziare l’assistenza post acuzie, stabilendo anche accordi con strutture socio sanitarie”.
Lucca, nonostante le difficoltà generali, si candida, in questo senso ad apripista in Toscana. Le cure intermedie “stanno andando a regime – ha spiegato Rossi -: inizialmente, in assenza di veri e propri standard e linee guida, è stato necessario un momento di rodaggio, ma adesso il sistema è ben definito”. A riprova anche altri interessanti dati. Ad esempio: il 2016 è stato l’anno con una degenza media più lunga, causata da un numero maggiore di inserimenti di pazienti con problematiche non soltanto sanitarie ma anche sociali. Inversione di tendenza per l’anno in corso, con un maggior numero di inserimenti con una degenza media più corta e una maggior rotazione dei posti letto. La provenienza dei pazienti è prevalentemente ospedaliera, anche se si è visto un incremento negli anni del numero dei pazienti provenienti dal domicilio, raggiungendo infatti, nel 2015 e nel 2016 il 16% del totale degli ammessi e considerando che nel 2013 la provenienza verso l’ospedale di comunità di Marlia era esclusivamente ospedaliera. Infine, circa il 65% dei pazienti arriva dai setting medici del San Luca mentre il 20% da altri luoghi.
Da ultimo un accesso dell’assessore regionale alla questione dell’obbligatorietà dei vaccini: “Come Toscana abbiamo introdotto una semplificazione della procedura per le famiglie – ha ricordato Saccardi -: ma l’autocertificazione non significa che nelle scuole possano entrare alunni non vaccinati. C’è al riguardo una legge nazionale: può non piacere, ma così è e va fatta rispettare”.

Rob. Sal.

 

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