Bosco domestico, idea per collegare città e periferia foto

È il progetto di un bosco domestico, per riallacciare il centro storico di Lucca alla periferia, quello risultato vincitore per la seconda edizione del Concorso di idee per la riqualificazione delle aree urbane bandito dalla direzione generale arte e architettura contemporanea e periferie urbane del Mibact e dal consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
Il progetto riguarda la riqualificazione dell’ex scalo merci ferroviario a Lucca ed è firmato da Cristiana Brindisi, Marco Mei, Iacopo Menchetti.

Il bosco domestico progettato è, in sostanza, un tappeto di alberi posto tra la stazione e le Mura della città che accoglie il viaggiatore al suo arrivo. A un passo dai viali che circondano il centro storico e dai binari che lo collegano all’esterno, il cittadino può attraversare uno spazio urbano costruito e riconquistato dove, accanto alle tracce storiche del passato, è possibile sostare su una piazza scenografica, appartarsi per un po’ di relax, approfittare delle attrezzature ricreative, pianificare in facilità e autonomia i propri spostamenti nella città e sul territorio. Non più, quindi, un margine del centro o di un quartiere, ma un nuovo spazio di molteplici servizi e relazioni, in un bosco fra le Mura e il binario. La stima dei fondi necessari per la realizzazione della struttura è di poco superiore al milione di euro. Confermata la vocazione di hub scambiatore per la mobilità pubblica e privata, con la realizzazione del terminal bus intorno al quale si inseriscono servizi alla comunità, spazi e strumenti di informazione turistica. Le auto troveranno posto, eventualmente, in un ampio parcheggio da realizzarsi a un livello interrato in una fase successiva degli interventi sul lotto (da 200 posti, con costo stimato di 5 milioni di euro, oppure da 100 posti, al costo di 2,5 milioni). Tante le proposte di giovani architetti under 35 arrivate per il bando da Lucca, ben 54. “Siamo felici di aver vinto un concorso di livello nazionale – spiega l’architetto Cristiana Brindisi – con un progetto su un’area che conosciamo per esperienza diretta. Siamo tutti e tre di Lucca e da sempre consideravamo interessante l’idea di recuperare l’ex scalo merci ferroviario. Una bella soddisfazione e un risultato per niente scontato nei concorsi di architettura”. Alle dieci proposte classificate al primo posto (una per ciascuna area d’Italia) la direzione generale assegnerà un premio di 10mila euro; le idee vincitrici saranno offerte gratuitamente ai Comuni interessati affinché, una volta reperite le necessarie risorse, possano procedere alle successive fasi della progettazione e della realizzazione degli interventi di riqualificazione urbana che dovranno essere affidate – come previsto dal bando – agli stessi architetti vincitori del concorso di idee. Bando che prevede che nei gruppi di progettazione siano coinvolti giovani progettisti under 35.

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