San Francesco gremita per la giornata delle professioni foto

Sala gremita e molta soddisfazione per la terza edizione della Giornata delle Professioni, organizzata come sempre dal comitato per le professioni ordinistiche. Nel complesso conventuale di San Francesco si sono dati appuntamento più di 500 professionisti degli undici ordini professionali della provincia di Lucca e della Toscana aderenti all’iniziativa. Nella prima parte della giornata, agronomi, dottori forestali, avvocati, commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro, medici, farmacisti, geologi, geometri, notai, periti industriali e agrari hanno discusso i diversi argomenti della legge 81/17, ovvero il Jobs Act delle professioni, con un’attenzione particolare dedicata all’equo compenso dei lavoratori autonomi, alla luce anche dei recenti sviluppi.

Nel pomeriggio, invece, si è tenuta la tavola rotonda che ha permesso agli ordini professionali di confrontarsi con il mondo della politica. Economia, società, riduzione della pressione fiscale, ma anche il rafforzamento dei rapporti istituzionali e l’accesso alle gare di appalto: questi i diversi aspetti della legge 81/17 che sono stati affrontati da Domenico Manzione, sottosegretario di Stato del ministero dell’interno, Raffaella Mariani, commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, Chiara Gribaudo, commissione lavoro pubblico e privato della Camera, Antonio Masi, responsabile dell’ufficio per le professioni intellettuali della Regione Toscana, Maurizio Del Conte, presidente Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni.
Coordinata da Maria Pia Camusi, direttore della Fondazione R.Ete. Imprese Italia, la sessione pomeridiana è stata introdotta dai saluti del Prefetto di Lucca, Maria Laura Simonetti, dal sindaco Alessandro Tambellini, e dal Procuratore della Repubblica, Pietro Suchan.
Prezioso il supporto e il patrocinio, per l’organizzazione dell’evento di Conflavoro Pmi, Idea Service, Elea ed E-work, che hanno presentato le loro attività nel chiostro di San Francesco ai tanti professionisti intervenuti.
“La legge 81/2017 è una svolta dovuta, di un cambio di direzione non più procrastinabile. Al momento è stato soltanto intavolato il concetto di equo compenso – afferma Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi – ma è un passo avanti anche soltanto l’intenzione, da parte della politica, di affrontare la questione. Certo, adesso è necessario vengano stabiliti nel dettaglio i termini, le cifre, le modalità, ma un fatto è da evidenziare: deve finire l’era dei contratti simbolici a un euro per le professioni intellettuali. Basta ai contratti capestro”.
“Stiamo andando verso una grande conquista – precisa Roberto Capobianco – fortemente voluta e ottenuta da tutte le categorie professionali insieme. Con la sinergia, infatti, i risultati positivi arrivano più facilmente. Questo perché un’azione comune, ben programmata, permette alle singole categorie di mantenersi autonome, ma, al contempo, amplifica la potenza della loro voce. Conflavoro Pmi sottolinea da sempre l’importanza di una collaborazione del genere tra professionisti con qualifiche diversificate e, pertanto, oggi siamo molto soddisfatti. Così come siamo orgogliosi, per i medesimi motivi, di promuovere un evento importante e concreto come la Giornata delle professioni”.
“Lo ribadiamo: i professionisti quali geometri, medici, commercialisti, periti industriali, consulenti del lavoro, avvocati, solo per fare degli esempi, sono figure fondamentali per la società tutta. A tal proposito e parallelamente, la legge 81/2017 sul lavoro autonomo è un punto di partenza, non certo di arrivo nel riconoscere il valore del professionista. Ci auguriamo dunque che la strada intrapresa – conclude Roberto Capobianco – non conosca deviazioni negative e che d’ora in avanti le categorie professionali siano considerate dalle istituzioni parte attiva e propositiva nelle decisioni politiche di stampo economico”.

Il commento del sindaco Alessandro Tambellini
“Oggi – ha commentato il sindaco Tambellini – ho incontrato 500 professionisti, per la terza edizione della Giornata delle Professioni. Un appuntamento ormai atteso nel mondo delle professioni ordinistiche, perché riesce a far dialogare ordini, specificità e competenze diverse e a metterli insieme per portare avanti istanze comuni. Un passaggio per niente scontato, oggi reso più agevole a Lucca grazie al Comitato per le professioni ordinistiche, che, in anticipo rispetto agli attuali orientamenti nazionali, chiama a raccolta gli ordini professionali della provincia di Lucca per avviare percorsi congiunti su partite che hanno a che fare con il benessere e con la crescita della comunità: formazione, dialogo con le scuole, equo compenso, previdenza, servizi al cittadino, maggiore coinvolgimento nei processi decisionali e, quindi, maggiore dialogo con le istituzioni, che possono “pescare” dal sapere dei professionisti per definire progetti e iniziative. Ecco, si sta discutendo di questo nella nostra città, con grande lungimiranza anche rispetto a ciò che sta accadendo nel resto d’Italia”.
“L’obiettivo – conclude il sindaco – è creare un luogo dove le professioni possano lavorare insieme e mettersi al servizio dei cittadini, fornendo maggiori servizi, in accordo con le competenze e le funzioni del Comune e delle società partecipate. Un nome adatto per questo luogo potrebbe essere Palazzo delle professioni. L’idea è nata almeno un paio di anni fa e alla base c’è solo una piccola grande cosa: l’intuito di un gruppo di donne lucchesi, che ringrazio”.

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