Geal conferma: “Tubone entro la fine del 2020”

Il tubone sarà pronto entro il 2020. O almeno la Geal farà tutto il possibile affinché così sia. Il collegamento delle nuove fognature dell’Oltreserchio con il depuratore di Pontetetto, dunque, dovrebbe trovare la luce entro i prossimi tre anni, se non ci saranno intoppi. A dichiararlo, a chiare lettere, davanti alla commissione congiunta lavori pubblici e partecipate è l’amministratore delegato di Geal, Andrea De Caterini. “Noi – ha detto, sollecitato dal consigliere di Forza Italia, Marco Martinelli – stiamo facendo l’impossibile e non abbiamo un interesse diverso in questo senso. E’ però un’opera certamente complessa, non tanto per la sua realizzazione, ma perché il percorso è lungo e questo comporta una serie di soggetti che hanno voce in capitolo per la sua realizzazione. Inoltre, proprio per questo, chiunque non è, per diversi motivi, d’accordo con quest’opera, ha in mano una serie di strumenti, che rischiano di rallentare la sua realizzazione”.

Ma intanto, questo lo ha chiarito anche il presidente di Geal, Giulio Sensi, non si riscontrano ritardi rispetto al cronoprogramma previsto: “Siamo in fase di conferenza dei servizi – ha ricordato – per il progetto definitivo del collegamento fra le fognature dell’Oltreserchio e il depuratore di Pontetetto. Conferenza dei servizi che ha richiesto una interruzione per un appronfondimento fisiologico e che riprenderà a fine febbraio-inizio marzo”. “Con il progetto definitivo – ha aggiunto De Caterini – potremmo quindi appaltare i lavori che dovrebbero durare all’incirca un anno. Se non ci sono imprevisti, quindi, dovremmo avere l’opera finita entro la fine del 2020”.
L’altro tema al centro dell’incontro è stato quello degli imminenti lavori per il raddoppio delle fognature a Pontetetto, che sono propedeutici anche all’arrivo del ‘tubone’ e che interesseranno il tratto di viale San Concordio fra via Santeschi e via del Giardino. Sul tema aveva chiesto rassicurazioni, anche in consiglio comunale, sempre il capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli. I lavori dovrebbero cominciare dopo le feste natalizie e non portare alla chiusura della strada per lunghi periodi: “Non ci siamo mai sottratti – ha detto De Caterini – alla ricerca di un confronto e ogni volta che effettuiamo un’opera cerchiamo la migliore soluzione possibile, ovviamente senza sciupare le risorse. Stiamo lavorando per cercare di aderire alle richieste che ci sono state fatte. L’idea è quella di un percorso a senso unico su viale San Concordio verso Lucca, limitato alla parte fra via del Giardino e via Santeschi. La viabilità dovrebbe comunque rimanese sempre aperta salvo qualche inevitabile interruzione”.
La seduta era stata aperta da una relazione del presidente di Geal, Giulio Sensi, rivolta specialmente ai nuovi consiglieri comunali. Al centro l’annosa questione del rapporto, all’interno della società partecipata, fra pubblico e privato: “A comandare in Geal – ha chiarito subito il presidente, attirando lo scetticismo del pentastellato Bindocci – sono i cittadini e la qualità del servizio e non è questione di pubblico e privato. Vero è che l’adozione del regolamento di gruppo non è stato accolto dall’azionista di minoranza, ma questo non ha avuto nessuna implicazione pratica né conseguenza sulla gestione. Lo dimostra, anche, il dato della soddisfazione dei clienti da parte di Consumer Care, che parla di una percentuale del 96 per cento che si dichiara soddisfatta del servizio”. “In questi anni – aggiunge Sensi – c’è stato un profondo percorso di innovazione e di rinnovamento aziendale. Anche grazie a questo siamo pronti a nuove sfide fra le quali quella di un ambizioso piano di investimento che riguarda soprattutto l’infrastruttura fondiaria”.
Stimolato sul piano degli investimenti fino al 2025, anno fino al quale l’azienda lucchese è in salvaguardia rispetto al gestore unico regionale, Sensi ha ricordato gli step: “Non è una notizia – dice – che da qui al 2019 gli investimenti sono per gran parte incanalati nella realizzazione del collegamento fra Nozzano e Pontetetto. Poi si continuerà e vedremo con quali risorse. Ad alimentare gli investimenti, d’altronde, è l’incremento tariffario che in questi anni è stato molto spinto mentre l’aumento nel 2018 e nel 2019 sarà più limitato ma questo comunque ci permetterà di fare quello che c’è da fare. Vorrei ricordare, inoltre, che quando sono entrato in carica non c’erano soluzioni per l’Oltreserchio, adesso ci sono e stiamo lavorando per portare a termine l’estensione delle fognature”.
Sulla questione del regolamento di gruppo e del controllo del privato sulla gestione di Geal, portata avanti da Massimiliano Bindocci (M5S), che ha ricordato una relazione dell’amminstratore unico di Lucca Holding, Andrea Bortoli, ha risposto il presidente Sensi: “Una cosa – ha detto – è il concetto civilistico di direzione e controllo, un’altra è l’effettiva operatività dell’azienda e il suo funzionamento. E’ ovvio e naturale che il Comune influisca sulle scelte dell’azienda”. E’ toccato invece all’ad De Caterini rispondere alle sollecitazioni di Nicola Buchignani di Fratelli d’Italia, sul futuro della gestione dell’acqua sul territorio dopo il 2025. De Caterini ha compiuto un lungo excursus sul gestore lucchese: “La Geal – dice – opera in condizione di monopolio reale in regime di concessione in un mercato regolamentato. Dopo anni di contenzioso, a livello generale, che ha portato anche a sentenze del Consiglio di Stato, si è arrivati ad un accordo a tre fra Geal, Comune di Lucca e Ato 1 per dare la possibilità a Geal di aderire a un modello di tariffa uguale agli altri gestori toscani. Oltre al canone per il Comune c’è quindi la possibilità di modulare la ariffa per poter garantire gli investimenti di qui al piano di ambito per realizzare i quali la tariffa cresce. In generale, comunque, i costi sono molto controllati e veriicati sia dall’autorità idrica toscana sia dall’autorità nazionale. Ci sono poi dei sistemi di performance che sono misurati e il cui mancato rispetto porta a delle penalità”. “In questo senso – ha spiegato De Caterini – noi realizziamo un piano di intervento che è predefinito e approvato dall’Ait. Scelte diverse si possono certamente fare ma solo in sede di autorità idrica toscana, mentre prima esisteva un percorso più vicino fra Comune e gestore. Il modello per il futuro è quello che andrà verso un unico gestore di ambito. Nel 2021, alla scadenza della concessione di Publiacqua, la stessa verrà messa a gara e chi vincerà la gara aggregherà, alle scadenze negli altri ambiti, le altre porzioni del territorio e la pianificazione rientrerà su scala regionale. Per noi, quindi, riuscire a concludere il collettore della fognature dell’Oltreserchio è un grande risultato. Quanto al progetto al 2025 non sono previste grosse variazioni rispetto al piano del 2016”.
Un cenno, a fine commissione, su richiesta del consigliere del Pd Gianni Giannini anche sulla bonifica delle condutture rivestite in cemento amianto: “Si tratta di pochi chilometri – ha spiegato De Caterini – ma si tratta di tubature interrate che non cedono in ambiente. Inoltre, nonostante sia stato appurato che non rechino danno per la salute, nel nostro territorio non ci sono tubature che hanno il rivestimento interno di questo materiale”.
La prossima settimana la commissione partecipate ascolterà i vertici di Lucca Crea, la società che gestisce Polo Fiere e Lucca Comics and Games.

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