Protezione civile lucchese coinvolta nell’esercitazione Nato

Recuperare, nel minor tempo possibile, informazioni sul territorio e i soggetti con i quali interagire in caso di una grave emergenza. Questo l’obiettivo dell’esercitazione Nato che ha interessato anche la Provincia di Lucca, coinvolta in particolare per quanto riguarda la ricognizione di informazioni sul sistema di protezione civile. Il tenente colonnello Martin Krumnikl, responsabile per la Nato del Cimic (Civil Military cooperation – Cooperazione civile militare), è stato inviato dalla sede centrale del Arrc il corpo speciale di rapido intervento della Nato che ha sede a Innsworth, in Inghilterra, a Palazzo Ducale dove ha avuto questa mattina (mercoledì 26) un incontro con il direttore generale della Provincia e dirigente del settore Protezione civile Riccardo Gaddi e con il responsabile tecnico di protezione civile provinciale Francesco Grossi, al fine effettuare una ricognizione del sistema che viene attivato in caso di eventi calamitosi.

L’esercitazione aveva come obiettivo quello di testare la rapidità di raccolta di informazioni utili ad una rapido dispiegamento dell’Arrc, corpo che interviene in caso di grandi calamità fornendo, in brevissimo tempo, il supporto necessario per fronteggiare l’emergenza, qualora il sistema di protezione civile fosse gravemente compromesso per la gravità dell’evento e venissero a mancare, ad esempio, infrastrutture fondamentali come strade, ponti e comunicazioni tanto da impedire addirittura l’intervento degli aiuti umanitari. “Un’eccellente opportunità – ha dichiarato il maggiore Chris Hyde, portavoce dell’Arrc – per testare la nostra capacità di pianificare e condurre un’operazione in un territorio sconosciuto e di collaborare con una nazione partner, l’Italia, cui va un ringraziamento particolare”.
“Siamo lieti di fornire il nostro supporto a esercitazioni che abbiano l’obbiettivo di migliorare la cooperazione tra soggetti che possono intervenire in aiuto alla popolazione in caso di calamità naturali – ha dichiarato il direttore generale Riccardi Gaddi – un’occasione unica di confrontarci con una forza altamente operativa, che peraltro ha espresso apprezzamento per il nostro sistema di protezione civile”.
Per assicurare l’intervento, l’Arrc utilizza corpi avanzati, gli Olrt (Operational Liaison and Reconnaissance Teams – squadre operative di collegamento e ricognizione) le prime a scendere in campo per poi coordinare la logistica e le forze multinazionali.
Nello scenario che è stato ipotizzato, quello di un terremoto che interessa più comuni, il tenente colonnello Martin Krumnikl, accompagnato dal luogotenente Davide Campisi della Brigata Paracadutisti di Livorno, ha mappato il territorio individuando sia i soggetti con i quali prendere contatti, sia i luoghi in cui dispiegare le postazioni di soccorso.

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