Giglio, crescono i costi ma i ricavi sono all’osso

Sono settimane decisive per il teatro del Giglio. Non solo perché a giorni dovrebbe ormai giungere la soluzione per sostituire il cda interamente dimissionario, ma anche perché il Comune attende di visionare il bilancio previsionale 2013 dell’Azienda speciale, dopo il via libera in consiglio comunale ad un consuntivo 2012 che non chiude certo con cifre che fanno ben sperare: l’utile d’esercizio ha un pesante segno negativo (-118.486 euro) se si pensa, che pur tra le ben note difficoltà, nel 2011, alla voce del bilancio comparivano 7.636. Ben poca cosa anche questa, visto che nel dicembre scorso il Comune ha riconosciuto come debiti fuori bilancio le perdite del teatro cittadino, negli anni dal 2007 al 2012 (L’articolo). Cifre che non rendono ancora bene l’idea della situazione complessiva di una delle principali industrie culturali cittadine. Sui conti del bilancio consuntivo pesano enormemente i costi per il personale, superiori al milione di euro. Anche i debiti contratti dall’azienda speciale sono in crescita, passati dai due milioni e 747mila euro del 2011 ai quasi tre milioni dell’ultimo bilancio consuntivo.

Eppure aumentano complessivamente le contribuzioni da Comune di Lucca e Fondazioni, in tutto, ai fini del consuntivo 2012, pari a un milione e 463 mila euro, più qualche spicciolo (nel 2011 la cifra arrivava a un milione e 123mila euro circa). La voce complessiva dei crediti sale fino a 2.178.424 euro con quelli – esigibili entro l’esercizio successivo – dovuti da Stato (222.195 euro) e dalla Regione (32mila euro).
Il capitolo dei debiti raggiunge complessivamente i 2.993.159 euro, contro i due milioni e 747mila euro dell’anno precedente. Va sottolineato comunque che i ricavi dalle vendite e dalle prestazioni sono in crescita, passati da 730.752 euro del 2011 agli 895.787 euro del consuntivo 2012. Una cifra che non riesce però nemmeno a coprire il costo per i servizi che nel 2012 è stato di un milione e 720 mila euro (leggermente in crescita anche questo capitolo). L’altra voce che pesa di più sul fronte delle spese sono i costi per il personale che solo per salari e stipendi arriva a un milione e 53mila euro circa. Insomma, un panorama non certo rose e fiori, che tuttavia l’amministrazione comunale sta cercando di rimettere in ordine. Sicuramente non sarà facile. I risultati della programmazione si cominciano forse a vedere – sostengono a Palazzo Orsetti – ma i nodi da sciogliere restano molti.
Tra esposti e inchieste, c’è anzitutto da risolvere la questione del cda che di fatto non c’è più dallo scorso 10 marzo. L’idea di procedere alla nomina di un commissario per prendere tempo e decidere una eventuale modifica dello statuto e trasformare l’Azienda speciale Teatro del Giglio in una Fondazione si è dovuta comunque infrangere nelle pieghe delle interpretazioni degli articoli dello stesso statuto, secondo cui non sarebbe possibile la nomina di un commissario proprio perché il Cda si è dimesso e non è stato dimissionato. Sembra un cavillo, ma tant’è. La seconda ipotesi – prima della Fondazione, che richiede comunque tempi non strettissimi – è quella di una sorta di amministratore unico, ma la maggioranza sta ancora valutando il da farsi. Si sta poi facendo strada anche l’idea di nominare un nuovo cda, per giungere poi ad una revisione dello statuto e consentire la creazione della Fondazione, con un consiglio d’amministrazione operativo e rappresentativo della città per traghettare il Giglio in questo delicato passaggio. E’ anche per questo che si vorrebbero coinvolgere anche altre istituzioni cittadine, culturali certo ma soprattutto espressione del mondo economico e imprenditoriale lucchese, in modo da consolidare il rapporto del teatro con la città, e rendere più “appetibile” la sua trasformazione in Fondazione.
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