Musica dal vivo, commercianti contro i limiti alle deroghe

Le questioni sono due: o la giunta regionale cambia il regolamento regionale 2R entro l’avvio della stagione estiva o ne dà una interpretazione estensiva che non metta a repentaglio l’attività delle imprese del sistema dell’intrattenimento, ma anche del sistema di eventi di spettacolo. Questa in sintesi la posizione di Fiepet Confesercenti sul tema del Regolamento Regionale 2/R sull’acustica. “Sono già diverse settimane – commenta il direttore di Confesercenti Lucca e Versilia Emanuele Pasquini – che abbiamo segnalato ai nostri livelli regionali le problematiche di compatibilità tra il regolamento regionale e l’offerta delle nostre città e dei sistemi turistici locali. Non è con regole restrittive che si migliora la qualità della vita delle città, ma semmai con percorsi condivisi di compatibilità. La Regione, attraverso le parole dell’Assessore all’ambiente, si è resa disponibile a aprire un confronto. Da parte nostra avremo a giorni un incontro a Firenze per definire i dettagli delle proposte di modifica. Le proposte possibili a nostro avviso sono due: estendere in fase di prima applicazione il numero di deroghe possibili; rimandare l’efficacia di questi limiti ai nuovi piani di zonizzazione acustica con i quali – territorio per territorio – è possibile specificare le vocazioni delle zone, i limiti di ciascuna di essa”.

“Il tema è strategico perché riguarda tutti coloro che con musica dal vivo, animazione e altro, tengono viva la città, siano essi imprese private o soggetti associativi. Non è solo un tema di movida. Ma di offerta di aggregazione, spettacolo, feste, manifestazioni. In questa partita abbiamo chiesto anche ai Comuni di affiancarci. Perché è anche nell’interesse delle amministrazioni locale poter avere autonomia di decidere cosa fare sul proprio territorio. Alcuni Comuni – ad esempio Viareggio – hanno già manifestato di condividere le nostre sollecitazioni. Ci auguriamo che anche nell’area lucchese il sostegno sia analogo”.

Confcommercio Lucca rincara la dose
Forte e chiara presa di posizione di Confcommercio Imprese per l’Italia – provincia di Lucca contro il nuovo regolamento regionale sull’inquinamento acustico che va a limitare notevolmente i poteri dei Comuni in materia di deroghe per lo svolgimento di manifestazioni all’aperto che prevedano emissioni di musica e superamenti dei decibel previsti per legge. “Provvedimento oltremodo punitivo e restrittivo per gli imprenditori del settore pubblici esercizi – si legge in una nota di Confcommercio – Mentre da più parti, Confcommercio in testa, si invitano le varie amministrazioni a incentivare azioni di promozione turistica, ormai più o meno giudicata in maniera unanime come l’unica, vera risorsa per il rilancio dell’economia, ecco che dalla Regione arriva una decisione di segnale completamente opposto”. “Il nuovo regolamento regionale – prosegue la nota – è sbagliato nella sostanza e nella forma, in quanto non concertato con le associazioni di categoria, e pure ingiusto nei confronti dei luoghi di divertimento toscani, considerando che in altre Regioni, come ad esempio l’Emilia Romagna, viene invece giustamente aiutato chi si adopera per offrire attrattive e momenti di divertimento”. “Prendiamo il caso concreto del territorio provinciale di Lucca – insiste Confcommercio -: si passa da una Garfagnana che offre eventi come la Settimana del Commercio di Castelnuovo, a un centro storico di Lucca con i suoi locali che fanno musica dal vivo, per arrivare fino a Viareggio e la Versilia, che da Torre del Lago a Forte dei Marmi presentano tantissime opzioni di divertimento che spaziano dalla classica discoteca del territorio di Pietrasanta al locale all’aperto delle marine”. “A tutte le amministrazioni comunali del nostro territorio – continua la nota – rivolgiamo un doppio appello: in primis, a unire subito le forze per far sentire alla Regione la rabbia compatta e univoca degli operatori. E in secondo luogo, a lavorare sui rispettivi piani di classificazione acustica, elemento propedeutico all’applicazione del regolamento regionale, così da tener conto delle esigenze dei pubblici esercizi. Amministratori, se non si cambia il turismo muore”. La Confcommercio regionale, intanto, si è già messa al lavoro per preparare una serie di controdeduzioni da esporre alla Regione.

 

La posizione di Confcommercio Toscana
“Comprendiamo la necessità di tutelare il sonno e la salute delle persone – afferma Aldo Cursano, presidente regionale e vicario nazionale Fipe Confcommercio – ma siamo in Italia, in Toscana, e d’estate viviamo all’aperto. Se i territori non rispondono al bisogno di socialità e divertimento, la gente non andrà a letto, casomai si sposterà in altre località confinanti con la nostra regione. Non dimentichiamo che tutta un’economia, al mare e in città, vive e crea lavoro proprio grazie alle sere d’estate. La diminuzione delle deroghe desta grande perplessità e preoccupazione soprattutto nelle località costiere e in quelle a prevalente economia turistica, perché porterà meno presenze, meno attività, meno attrattività locale e meno ricchezza. Bene il riposo ma qui si rischia di far riposare anche gli imprenditori, e non per qualche giorno”.
Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana: “Le imprese creano lavoro e occupazione, e andrebbero casomai motivate nel costruire occasioni di incontro, e non certo disincentivate. Non trasformiamo la Toscana in una Regione fiacca e spenta. Come Confcommercio Toscana chiediamo che si riveda il regolamento, nel rispetto della cittadinanza e del buon senso, ma in un’ottica di vitalità del territorio.”

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